Scoperto tempio nella roccia del forte romano. Ha 1900 anni. Porta al sangue e a una “fratellanza” simile a quella massonica

Scavi presso il Castello di Zerzevan, situato nella provincia di Diyarbakır, nella parte sudorientale della Turchia, hanno portato alla luce un’area dove gli antichi Romani, che partecipavano ai rituali segreti del culto di Mitra, soggiornavano. E’ un tempio sotterraneo di 1.900 anni fa. Il culto di Mitra era particolarmente diffuso tra i militari, gli uomini di Stato e le classi dirigenti,. E si può pensare che tra gli adepti funzionasse una sorta di reciproca solidarietà e assistenza, assimilabile a quella che nel millennio successivo sarebbe stata la fratellanza massonica.

Al di là della segretezza del rito, era la necessaria copertura dei partecipanti a dover garantire la massima riservatezza. Il rito e le immagini ad esse collegate, rappresentavano il sacrificio del toro – che in qualche modo rappresentava la violenza del Male – da parte di Mitra, che tanto somigliava a un soldato romano. Mitra infondeva forza e protezione celeste ai soldati.

La fortezza di Zerzevan occupava una posizione strategica lungo la via che collegava Amida (Diyarbakır) a Dara (Mardin) e da Edessa (Şanlıurfa) a Nisibis (Nusaybin) durante il periodo antico. Nel periodo persiano (550-331 a.C.) e ancora oggi, la strada menzionata, che attraversa i territori di Iran, Iraq e Turchia, è stata utilizzata come “Strada Reale”. Zerzevan Castle era un “insediamento militare” durante l’Impero Romano.

Il lavoro di scavo, iniziato nel 2014 con il contributo del Ministero della Cultura e del Turismo, del governatorato, del Museo di Diyarbakır, del Governatorato del Distretto di Çınar e dell’Università di Dicle, continua nel castello storico, che è nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.

Gli scavi di quest’anno hanno raggiunto l’area dove gli ospiti che giungevano al tempio di Mitra per cerimonie e rituali segreti soggiornavano.

Mitra era il nome di un antico dio persiano che fu adottato nella religione romana. Il culto di Mitra divenne evidente a Roma verso la fine del primo secolo d.C. Nel corso dei due secoli successivi, si diffuse fino ai confini dell’impero occidentale.

Il mitraismo era una religione cultuale segreta. Solo gli iniziati ne conoscevano la teologia e i rituali ed essi erano proibiti dal documentare ciò che apprendevano. A causa della sua segretezza, il mitraismo è classificato come una religione misterica. La religione misterica di Mitra si diffuse ampiamente nei territori sotto il dominio romano, specialmente tra soldati, commercianti e aristocratici.

Mitra, noto come il dio del sole, divenne ampiamente popolare nell’Impero Romano nel secondo e terzo secolo d.C. come simbolo di luce, guerra, giustizia e fede.

Indicando che questa è una scoperta molto importante, l’archeologo Coşkun ha detto: “Poiché è il primo santuario trovato al confine orientale dell’Impero Romano, è uno degli ultimi santuari di Mitra al mondo. Mitra è la credenza esoterica e misteriosa dell’Impero Romano. Le sue cerimonie e rituali sono segreti; tutte queste cerimonie e rituali segreti si tenevano in strutture sotterranee e templi presso il Castello di Zerzevan.”

“Durante gli scavi, abbiamo trovato dove i seguaci di Mitra provenienti da diverse parti dell’Impero Romano soggiornavano durante determinati periodi dell’anno. Stiamo continuando gli scavi in quest’area. Presenteremo il nostro lavoro alla comunità scientifica,” ha aggiunto.

Coşkun ha ricordato che un tempio, una struttura sotterranea e un ingresso monumentale appartenenti alla credenza di Mitra erano stati precedentemente trovati nel castello storico, sottolineando che la struttura più importante del Castello di Zerzevan è il santuario di Mitra.

Il tempio di Mitra, situato a nord del Castello di Zerzevan, è stato costruito scolpendo la roccia principale sotterranea sulla parete orientale della struttura, con colonne scolpite nella roccia principale, una grande nicchia al centro e due nicchie più piccole ai lati.

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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa