di Federico Bernardelli Curuz
[E’] più facile che un cammello passi dalla cruna di un ago…. Ecco l’ultima novità artistica per un arte contemporanea alla ricerca della provocazione e di situazioni estreme. Qui Willard Wigan gioca addirittura con una parabola biblica facendo entrare nella cruna dell’ago ben 9 microsculture di cammelli… “Tutto è iniziato quando avevo cinque anni”, dice Willard. “Ho iniziato a fare le case per le formiche, perché ho pensato che serviva loro un posto dove vivere. Poi ho fatto loro scarpe e cappelli. Era un mondo di fantasia di fuga dalla realtà. È così che è iniziata la mia carriera di micro-scultore.”
Bisturi, strumenti d’alta precisione e un microscopio divengono così martello e scalpello per l’artista, nato nel giugno 1957 a Birmingham, chicchi di riso, cristalli di zucchero e granelli di sabbia sostituiscono il marmo e il granito. Creando così le sculture più piccole al mondo. Per la realizzazione di tali opere Willard entra in uno stato meditativo in cui il suo battito cardiaco è rallentato, permettendogli di ridurre i tremori alle mani e di scolpire tra i battiti del polso. Anche i disturbi derivanti dal traffico esterno possono influenzare il lavoro di Willard. Di conseguenza, egli lavora spesso per tutta la notte, quando non vi è il minimo rumore.
Tra i vari premi ricevuti il più importante è sicuramente il riconoscimento per i suoi servizi nell’arte che Willard Wigan ha ricevuto nel 2007 dal Principe Carlo d’Inghilterra a nome della Regina Elisabetta II.
Nomi di spicco tra i proprietari delle sue opere: il principe Carlo d’Inghilterra, Sir Elton John, Sir Philip Green, Lord Bath, Mike Tyson e Simon Cowell per citarne solo alcuni.
Qui Willard Wigan all’opera: