Una splendida statua di Eracle, il semidio greco che trova corrispondenza cultuale in Ercole, è stata scoperta e recuperata nei giorni scorsi in un torrente che, tra l’estate e l’autunno 2021, aveva permesso due altri straordinari recuperi archeologici. In ottobre il ritrovamento aveva riguardato teste delle statue di Afrodite, la dea dell’amore e della bellezza, e di Dioniso, il dio del vino.
Gli scavi sono stati possibili grazie ad alcuni lavori di messa in sicurezza del torrente Penkalas nell’antica città greca di Aizanoi,- poi divenuta anche un importante centro romano – nell’attuale distretto di Çavdarhisar della provincia occidentale di Kütahya in Turchia.
Il professor Gökhan Coşkun, direttore degli scavi di Aizanoi, ha dichiarato che la statua è compatibile con la tipologia dell”Ercole a riposo”. “Sebbene la parte della testa non sia stata preservata, possiamo facilmente capire che si tratta di Eracle, basandoci sulla pelle del leone scolpita su di essa”. La vittoria sul leone di Nemea fu una delle fatiche che egli dovette affrontare per raggiungere l’immortalità.
“Il corpo di Eracle e le teste di Afrodite e di Dioniso – ha aggiunto il direttore della campagna di scavi – “sono per noi reperti importanti, poiché dimostrano che la cultura politeista dell’antica Grecia è sopravvissuta per lungo tempo senza perdere la sua importanza in epoca romana. Ciò che abbiamo potuto osservare in questi mesi porta a ipotizzare la presenza di un importante laboratorio di scultura nella regione”.
Ad agosto, ad Aizanoi è stato rinvenuto anche il corpo scolpito di Igea, dea della salute e dell’igiene, mancante della testa.
Il ritrovamento, nelle scorse settimane dei volti splendidi di Afrodite, dea dell’amore e della bellezza, e di Dioniso, dio del vino e dell’ebrezza, aveva richiamato l’attenzione internazionale. La testa di Afrodite misura 48 centimetri di altezza mentre quella di Dioniso è alta 43 centimetri.
Aizanoi o Ezani era una città dell’Antica Grecia situata in Asia Minore (attuale Anatolia occidentale) i cui resti sorgono nei pressi dell’attuale città turca di Çavdarhisarm, a circa 1000 metri sul livello del mare. Le rovine si trovano al di là del fiume Penkalas.
La città fu un importante centro politico ed economico soprattutto in epoca romana. Il luogo conserva un elegante tempio di Zeus (nella foto sottostante), un particolare complesso teatro-stadio e un macellum. Il nucleo urbano cadde in declino nella tarda antichità.