Sono stati completati gli scavi archeologici realizzati nell’ambito del progetto HRZZ AdriaCos nell’area a sud della rampa dell’antica città di Faros, sull’isola di Lèsina (in croato Hvar) situata nel mare Adriatico tra le isole di Brazza, Lissa e Curzola.
“I risultati della ricerca rappresentano un passo importante nel contesto della cultura materiale e dei costumi funerari, e in particolare la scoperta di una spada e un pugnale di ferro, i primi ritrovamenti di questo tipo sull’isola. – dicono gli archeologi – Sono stati trovati insieme a molte ossa bruciate, frammenti di ceramica, perle di vetro e monete. Per analisi preliminare la spada, o copia greca (ana) e i frammenti di ceramica a figure rosse sono datati a IV secolo a. C. Ulteriori dettagli saranno noti dopo le procedure di conservazione-restauro e le dettagliate elaborazioni scientifiche in corso”.
I primi abitanti dell’isola di Lesina furono popolazioni neolitiche che stabilirono probabilmente relazioni commerciali tra Lesina e le rive orientali del Mediterraneo. La cultura di Lesina durò dal 3500 al 2500 a.C.
A cominciare dal IV secolo a.C., i Greci colonizzarono l’isola. Nel 384 a.C. i coloni greci di Pharos sconfissero i guerrieri Iadasinoi e i loro alleati, invitati dagli indigeni di Lesina nella loro resistenza alla colonizzazione greca. La loro vittoria su forze molto più grandi fu immortalata in una delle più antiche iscrizioni conosciute della Croazia. In seguito alla vittoria romana nella Seconda guerra illirica contro Demetrio di Faro, l’isola divenne parte dell’Impero romano nel 219 a.C. e il nome greco Pharos (in italiano Faro) fu cambiato in Pharia (Faria)