È tornata nella chiesa di S. Maria Maggiore ad Alatri, dopo un accurato restauro promosso dalla Soprintendenza, la Madonna di Costantinopoli. Del celebre gruppo scultoreo sono stati riportati alla luce le originali cromie e tanti inediti dettagli che potranno essere apprezzabili grazie all’innovativo sistema di esposizione. Questo grande capolavoro dell’arte medievale europea non smette mai di meravigliare. Presto saranno presentati i risultati delle indagini e dell’intervento conservativo durato più di un anno. Lo comunica la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio Frosinone e Latina
Considerata uno dei maggiori capolavori della scultura lignea medioevale, costituisce, insieme al grande polittico istoriato che la completa, l’opera più preziosa tra quelle conservate nella Chiesa.
Il gruppo nella sua interezza è stato scolpito da un anonimo laziale, maturato nell’ambito del composito linguaggio dell’arte romanica del XII secolo, ancora pervaso dall’influsso dei modelli importati da Costantinopoli.
Nella Maestà della Vergine, racchiusa in un’immobile quanto raffinata solennità regale, il marcato plasticismo romanico riscatta, attraverso la solida impostazione della Madonna e del Figlio benedicente, la severa stilizzazione geometrica dell’impianto bizantino.
Alatri è un comune italiano di circa 28mila abitanti della provincia di Frosinone nel Lazio. Conosciuta in epoca antica con il nome latino di Aletrium fu in origine uno dei principali centri del popolo osco-umbro degli Ernici.