Stilettate di Zana. Con il Viandante di Friedrich. La Solitudine, il coraggio, la paura e la resa

Il Viandante sul mare di nebbia è un dipinto a olio su tela del pittore romantico tedesco Caspar David Friedrich, realizzato nel 1818 e conservato alla Hamburger Kunsthalle di Amburgo. È una delle opere più rappresentative della pittura romantica ottocentesca.
STILETTATE
di Tonino Zana
Un giorno un amico mi spiegò la grandezza di un altro amico. Disse, è stato capace di rimanere solo. A me sembrò la riflessione più acuta intorno a un esimio personaggio di cui si faticava a decifrare la personalità carismatica e silenziosa. Avanti negli anni ho realizzato l’idea di un’enorme abilità intorno a quel silenzio, a quel rimanere solo, a quello scomparire. Fu, invece, un’estrema comodità, di quella fondate sulla bugia sempre valida di spostare il luogo in cui ti trovi per cui, nello stesso istante diventi ubiquo, dichiari di essere là e invece sei qui e viceversa, così da spiazzare tutti su un movimento incessante della tua giornata.
In realtà stai steso su un divano, solo e silenzioso e ogni tanto dici a te stesso, li ho infinocchiati.
Errato!. Hai perso la relazione, mentre sei disteso il mondo si incontra, bene o male, comunque si muove e tu sei fermo. Perciò, amico caro, il segreto è nello spostamento, nell’andare e venire, nel coraggio di uscire di casa e soprattutto nel più grande coraggio di ritornarci e alla sera sarai meno cupo.
Lo dico agli ucraini, loro escono di casa e seminano grano, combattono, fanno l’amore, muoiono.
Scrivetelo sulla porta di casa: io sono uscito e io sono tornato, come i cavalieri della tavola rotonda, come gli operai della vecchia Fiat, come i giornalisti di un giornale, come i lettori di Stilearte, la meravigliosa rivista di un’intellettualità che va e viene e se sviene rinviene, si risveglia, esce di casa e ci ritorna, come il calvario e la resurrezione, come il nascere e l’andarsene.
Buon mercoledì santo, anche se non è mai stato ritualizzato.

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Maurizio Bernardelli Curuz
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