antonio canova

Restaurata La Venere con fauno di Canova. Scoperti i segreti tecnici dell’artista in pittura

La posa della Venere con fauno verrà poi utilizzata per Paolina Bonaparte come Venere Vincitrice, eseguita nel 1804-1808, statua che rappresenta la sorella di Napoleone come Venere vincitrice con il pomo di Paride nella mano sinistra, eseguita su commissione del marito, il principe Camillo Borghese
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Scoperto dalla Fondazione un inedito di Canova. E’ un olio su tela. Maddalena penitente

La peccatrice è rappresentata come una giovane donna, inginocchiata a terra e posta al centro del dipinto. Indossa un semplice panno che le copre appena i seni e i fianchi, mentre la chioma sciolta le ricade sulle spalle e la schiena. In lacrime, contempla il crocifisso di fronte a lei. Fa da sfondo una parete rocciosa arricchita da qualche elemento vegetale.
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Le reliquie corporee di Canova, il corpo tagliato in tre parti. Mano e cuore a Venezia

Il cadavere dell’artista, dopo la contesa tra Possagno e Venezia, venne diviso in tre parti: il corpo al paese natale, il cuore alla chiesa dei Frari e la mano all’Accademia. Una dissezione idolatrica che vide applicato al mondo dell’arte il principio dell’antico culto dei santi
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Canova e il calco in gesso. L’accusa parte da "Dedalo ed Icaro"

L’opera, conclusa nel 1779, appartiene al primo periodo dello scultore. Attorno a queste due figure sorse l’accusa di utilizzo di calchi dal vivo, come pare evidente dal volto del vecchio, che non rivela l’idealizzazione dei tratti somatici che diventerà elemento caratterizzante di numerosi lavori del maestro di Possagno.
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