Giovanna Garzoni

Giovanna Garzoni, pittrice e donna ribelle. Perchè – per sesso e per una predizione – fuggì dal marito

Con l'amica e collega Artemisia Gentileschi, che aveva sette anni più di lei, è il simbolo dell'emancipazione femminile, nell'arte e nella vita. Anch'essa contestò le scelte imposte alle donne ed ebbe una vita autonoma, tra le corti. Nata ad Ascoli Piceno da una famiglia di origini venete, tornò a Venezia per il periodo di formazione. Qui apprese la pittura ad olio, forse prendendo lezioni dallo zio, il pittore Pietro Gaia. Contemporaneamente approfondì la tecnica della calligrafia e della miniatura, imparò a suonare gli strumenti a corda e a cantare. Una ragazza ricca di tante virtù. Piacque a un collega più anziano di lei, Tiberio Tinelli, che riuscì a sposarla - evidentemente contro la vera volontà della ragazza - quando costei aveva 22 anni
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Orgoglio donna. Giovanna Garzoni, campionessa di pittura del Seicento. La storia, il video delle opere

Fu anche soprannominata "Giovanna casta" perchè non nascose mai la scelta di rimanere vergine per servire, in questo modo, la pittura, non legandosi minimamente ad alcun uomo. Una ricerca di pace, attraverso un voto, che la sottraeva ai tumulti del cuore e della carne. Al di là della lettura scientifica del quadro che rappresenta i fichi e il cervo volante, dobbiamo ricordare che i fichi stessi stavano a significare, nella simbologia, il sesso femminile mentre il cervo volante ha sempre avuto una connotazione demoniaca legata al maschile. Il rifiuto della tentazione o l'inesorabile cedimento a colui che divora? a giovanna garzoni
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