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Posts tagged as “I ruderi nell’arte”

Lo scrittore Victor Hugo fu un ottimo pittore. Usò, caffè, fuliggine, zolfo dei fiammiferi. Il video dei dipinti

Era capace di realizzare ricostruzioni architettoniche dettagliatissime, arabeschi e decorazione in punta di pennino, che univa poi a larghe campiture ottenute attraverso la diluizione del medium. Baudelaire, che oltre ad essere un sublime poeta, era un acutissimo critico d'arte, scrisse di Hugo-pittore: «Non ho trovato presso gli espositori del Salon la magnifica immaginazione che cola dai disegni di Victor Hugo come il mistero dal cielo. Parlo dei suoi disegni a china, perché è fin troppo evidente che, in poesia, il nostro poeta è il re dei paesaggisti.»
(Baudelaire, Curiosità estetiche, 1868 — IX Salone del 1859, Lettere al signor Direttore della rivista francese VIII)
Inizialmente i suoi lavori sono nettamente realistici, salvo poi acquisire una dimensione più fantastica con l'esilio e il suo confronto "mistico" con il mare.

Monsù Desiderio: notte, fuoco, eleganza, ruderi, inferno. Gli incubi antichi. Il video delle opere

Di lui si sa pochissimo, nonostante sia stato un autore dotato di una carica onirica intensa, così da essere apprezzato, secoli dopo, da Breton e dai surrealisti. Il mistero è moltiplicato dal fatto che, dopo la sua morte, nella bottega napoletana l'opera fu continuata dal pittore connazionale Didier Barra, sicchè si era pensato che monsù Desiderio fosse lui, come risulta da antichi inventari

Rosita Delfino. Corpi lievi, magie, sogni, spettri quotidiani, anima e anime. Le fotografie dell'artista

Il suo primo approccio alla foto risale al 2009 e da allora è stata emotivamente coinvolta dal grande potere delle immagini nel comunicare e sorprendentemente evocare le parole, accanto alle più intime espressioni dell'anima. Solo le immagini possono trasformare la realtà oggettiva in una nuova creazione dando voce al singolo mondo segreto. Un interminabile dialogo tra apparire e essere, un affascinante viaggio nelle visioni delle donne, dove il corpo va oltre lo spazio e il tempo per immergersi in una dimensione onirica

Oscar Di Prata – I simboli: amore, sopraffazione politica, sfruttamento, solitudine

L'artista lombardo presentava una ricorrenza di simboli, tali da delineare un preciso linguaggio simbolico. L'associazione di più simboli creava un complesso ma preciso quadro di senso. Maurizio Bernardelli Curuz, curatore della grande mostra dedicata al pittore, qui delinea il lessico pittorico per comprendere pienamente il significato delle opere. Dalle isole alle zattere, dalle scimmie ai serpenti, dalle donne ai prelati. Ritratto di un mondo che sa cos'è l'amore, ma che lo nega a se stesso

Hopper e la casa di Psyco: analisi pittorica e influenze filmiche

Il pittore americano fu influenzato dal cinema, per poi influenzare a propria volta con le sue opere molti grandi registi: da Hitchcock a Wenders, da Jarmusch a Lynch e Robert Altman. E’ l’America la protagonista della pittura di Hopper, col suo messaggio iniziatico, quasi fideistico di promozione individuale, di felicità possibile per tutti; l’America ordinaria del XX secolo, sintetizzata in chiave anti-drammatica di pacatezza atemporale, coi suoi silenzi monumentali, con le americanissime location, dove il quotidiano si sublima in esperienza real-pop, dove l’aspettativa, semplice frammento di un racconto di cui non è dato conoscere la trama, non prevede necessariamente un esito. Una realtà ottimistica che facilmente esclude.
[caption id="attachment_9929" align="aligncenter" width="700"]Edward Hopper, New York Movie, particolare Edward Hopper,
New York Movie, particolare[/caption]
[caption id="attachment_9928" align="aligncenter" width="650"]Edward Hopper, New York Office, particolare Edward Hopper, New York Office, particolare[/caption]