Gaspar van Wittel portò in Italia dall’Olanda i princìpi del Vedutismo. I rilevamenti delle vedute avvenivano con l'antenata delle macchine fotografiche. Una scatola, una lente, un supporto per il foglio sul quale si proiettavano li immagini del paesaggio che venivano ricalcate dagli artisti. Non sarebbe stato altrimenti possibile realizzare opere con mille architetture complesse. Questo strumento era molto usato per le vedute urbane, molto meno per gli scorci naturali
Leggi tutto Camera ottica, i segreti tecnici di Canaletto e VanvitelliNegli scritti artistici di Leonardo da Vinci confluiti poi nel cosiddetto Trattato sulla pittura, un paragrafo si occupa della cosiddetta lucidatura dei paesaggi, che altro non è che il rilievo minuzioso di una veduta paesistica, fissata temporaneamente su un vetro e successivamente passata al foglio attraverso un disegno. Leonardo e ogni pittore non temevano l'utilizzo di elementi tecnici estranei alla pittura per giungere alla massima finalità del pittore stesso che, soprattutto grazie ai fiamminghi e all'arte italiana del Cinquecento, puntavano alla incisività dato dato reale. Per lucidare un vetro fissando su di esso l'immagine di un paesaggio si potevano, come consiglia a Leonardo, utilizzare il lapis o il pennello, tenendo il vetro a una certa distanza corrispondente ai tre quarti della lunghezza del braccio del pittore
Leggi tutto Il trucco di Leonardo per disegnare paesaggi perfetti. Ecco come facevaCome trasferire perfettamente le linee di una fotografia sulla tela. Ritratti, paesaggi, animali, vedute. I segreti del pittore perfetto. Consigli pratici e video tutorial
Leggi tutto Come si ottiene un quadro dipinto partendo da una fotografia. Le istruzioni, il videoHockney risponde alle domande di Stile: “Nella camera ottica non solo era possibile ricalcare le linee dei volti o degli oggetti, ma si poteva tranquillamente dipingere”. Ecco le prove a carico di un’utilizzazione diffusa delle lenti e degli specchi in pittura tra XV e XIX secolo. E Caravaggio?
Leggi tutto Sai come e perchè i grandi pittori hanno ingannato lo spettatore?Piccoli, grandi segreti caratterizzano il lavoro dei ritrattisti, sin dall'epoca antica. Plinio il Vecchio sostiene che, ai tempi dei Romani e dei Greci, i pittori ponevano la persona da effigiare nei pressi del supporto sul quale avrebbero steso il dipinto. Poi, seguivano le ombre del volto e del corpo, ottenendo una silhouette perfetta. Evidentemente anche i pittori del primo Rinascimento preferivano affidarsi a questo piccolo trucco
Leggi tutto Fare un ritratto somigliante – I trucchi del mestiereHockney risponde alle domande di Stile: “Nella camera ottica non solo era possibile ricalcare le linee dei volti o degli oggetti, ma si poteva tranquillamente dipingere”. Ecco le prove a carico di un’utilizzazione diffusa delle lenti e degli specchi in pittura tra XV e XIX secolo. E Caravaggio?
Leggi tutto Perché i grandi pittori ci hanno ingannato e come?Il realismo, al di là di spiccate capacità di alcuni, nel trarre ad occhio, dalla realtà, il soggetto, ha richiesto, molto spesso, la conoscenza di alcuni trucchi del mestiere. In antico, ad esempio, molte figure venivano realizzate di profilo. Tutto si complicò quando i ritratti di profilo dovettero essere superati, per maggior realismo, da riprese frontali o di tre quarti. In quel caso si ricorse a lenti o a camere ottiche o, più semplicemente, a vetri sui quali era possibile trasferire i principali punti del volto. Oggi è possibile aggirare più facilmente l'ostacolo, con sistemi rapidi, sicuri e per nulla costosi
Leggi tutto Disegnare un cane – Un perfetto Golden retriever (e vi sveliamo il trucco). Il video tutorial