Il Maestro scrisse per Stile arte: "Il grande successo di Ratatouille, il film d’animazione della Walt Disney-Pixar diretto da Brad Bird e Jan Pinkava, mi ha spinto a proporre ai lettori di Stile, questo mese, una mia interpretazione del celebre piatto francese. Eccola. I motivi delle scelte compositive".
Leggi tutto Ratatouille, così Gualtiero Marchesi ridisegnò artisticamente il piatto franceseIn questa seducente teletta, il giovane spazzacamino è ritratto seduto sul gradino d’ingresso, mentre attira l’attenzione di un corpulento tacchino che spera di ottenere qualche briciola del suo cibo. L’opera, un olio su tela di piccola dimensione (36x27,5 cm), firmata e datata, giungeva in laboratorio presentando un appesantimento chiaroscurale causato dall’ossidazione della vernice protettiva
Leggi tutto Angelo Inganni – Piccoli spazzacamini. A loro è concesso solo il "cibo di strada". Pesce fritto e patatine La formazione nella bottega dei fratelli Giulio e Antonio, la svolta autonoma, i contatti con i Fiamminghi. Pagliaga: "Ritengo che Vincenzo fosse soprattutto interessato alla dimensione ironica e grottesca evocata dai personaggi popolari del mondo contadino, che inseriva nei suoi dipinti esaltandone gli aspetti più rozzi e in qualche modo 'volgari'".
Leggi tutto Vincenzo Campi, la quotidianità senza tempo di un maestro del ‘500. Il video"Di tutte le passioni, la più complicata, la più difficile a praticare in modo superiore, la più inaccessibile ai comuni mortali, la più sensuale nel vero senso della parola, la più degna degli artisti più raffinati, è sicuramente quella che riguarda il piacere della gola." (Guy de Maupassant). "La golosità ha sull’amore mille vantaggi. Ma il più importante è che, mentre bisogna essere in due per abbandonarsi all’amore, si può praticare la golosità da soli, anche se l’abate Morellet ha detto: “Per mangiare un tacchino al tartufo bisogna essere in due: il tacchino e se stessi”. (Guy de Maupassant)
Leggi tutto Pittura iperrealista calorica. I peccati della gola dipinti sulle tele. Il videoL’idea per il piatto mi è venuta da una performance a Laigueglia. Nell’ambito di dis/Connessione, evento prestigioso che accostava arte, musica e filosofia orientale, avevo disposto su un ampio tavolo rettangolare un letto di riso condito con olio, succo di zenzero, sale e pepe, su cui avevo adagiato una composizione di pesci e crostacei.
Leggi tutto Gualtiero Marchesi – Lo zen e lo zenzeroDi quando è la pittura ad interpretare la gastronomia, e non viceversa. L’operazione che ogni mese conduco dalle pagine di “Stile” contempla un suo doppio, un rosario di effigi riflesse, un accattivante itinerario a ritroso. Sono tanti i maestri che mi hanno onorato negli anni della loro attenzione, eseguendo lavori ispirati alle mie creazioni culinarie: da Tadini a Baj, da Hsiao Chin a Munari...
Leggi tutto Gualtiero Marchesi – C’e’ una seppia nel mare dell’arteDalla storia all'arte, il maiale risulta frequentemente citato e rappresentato. Dall'invenzione della lucanica - l'antenato del salame, che sarebbe stato ideato nell'Italia meridionale - ai dipinti parietali romani, dalle rappresentazioni gotiche dei mesi alle macellerie dei pittori fiamminghi. L'animale attraversa le tele degli artisti fino a giungere a Goya, Mirò e Magritte. Solo per citarne alcuni
Leggi tutto Chi ha inventato il salame? Il maiale nell'arte e nella storia. Quando il suino è messo in corniceGli specchi di Baj. “Certamente” scriveva nel lontano 1960 il poeta e critico d’arte francese André Pieyre de Mandiargues “si sarebbe già dovuto pensare a meglio utilizzare lo specchio tra gli innumerevoli materiali impiegati nell’arte moderna, tanto più che gli antichi specchi di Venezia avevano già mostrato, dietro le loro figurine incise, profondità pallide e insondabili. Spettava quindi a un italiano di constatarne e utilizzarne la scoperta.
Leggi tutto Attraverso lo specchio, nell’arte contemporanea. Il piatto-analisi di Gualtiero MarchesiChe significato assumevano sulla bianca tovaglia? Il rosso rinvia al colore della Passione e pertanto essi divennero inquietanti presagi di ciò che sarebbe accaduto nelle ore successive, anticipando le macchie sulla tunica del Signore. Ma in alcuni casi la presenza del gambero-scorpione risulta come estensione simbolica di Giuda
Leggi tutto L'invasione dei gamberi. Crostacei, sangue e vino nelle Ultime CeneFiglia del pittore Nicolas Moillon. Quando morì, la madre di Louise si risposò con pittore di nature morte François Garnier, anche lui commerciante del quale divenne allieva. Louise sposò nel 1640 con Etienne Girardot. Dopo l'editto di Fontainebleau del 1685, la famiglia Girardot, che era protestante, fu perseguitata. Louise morì nel 1696 lasciando un testamento "cristiano"
Leggi tutto Madame Louise Moillon, il linguaggio dei frutti nella pittura del Seicento. Il video