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Posts tagged as “Il teschio nell’arte”

Trovato a Dresda il teschio che Bernini scolpì nel marmo di Carrara per Papa Alessandro VII

Il capolavoro , precedentemente creduto perduto è a grandezza naturale e realizzato in modo così realistico che può sembrare un vero teschio umano. Nulla sembra schematico e nessun dettaglio è stato trascurato: dalle suture craniche delicatamente arricciate agli zigomi sottosquadro al setto nasale sottile. La testa è cava e anche perfettamente e anatomicamente corretta anche nella parte inferiore

Fantasmi, teschi e paure esorcizzate dalla cultura figurativa giapponese. Il Male è quasi un cartoon. Video

L'influenza della cultura giapponese sull'immagine occidentale fu e resta altissima. La diffusione dei pezzi decorativi nipponici nelle case europee dell'Ottocento indicò all'arte occidentale altri modi di narrare.Il grafismo e il linearismo dei giapponesi contribuirono a una svolta tale che i riverberi si colgono dall'Ottocento alla pop art, fino al minimalismo zen della contemporanea. E' anche interessante notare quanto nell'ambito della rappresentazione del Male, i nostri modelli attuali abbiano seguito maggiormente la cultura giapponese - che è giunta a noi, in questo caso, attraverso i manga e i cartoni animati - che la tradizione occidentale. Un Male che comunque, da loro come da noi, si esprime molto attraverso la mimica facciale. Occhi insidiosi da malocchio, ghigni da strega, crani in affioramento

Il diverso significato del teschio nell'arte. E come realizzarlo in pochi minuti con la creta. Il video

Il teschio, nei dipinti e nelle opere, è certamente un retaggio della poetica barocca e pre-barocca. Lo troviamo come elemento di meditazione sulla morte , accanto a diversi santi, tra i quali  San Girolamo e Maddalena e, diffusamente, accanto agli eremiti. La meditazione sulla morte da parte dei Santi nasce dalla consapevolezza che essa resta un mistero vinto da Cristo, per tutti gli uomini, senza differenza di etnia. Il suo messaggio di amore universale trae ogni uomo del limbo in cui permane. Se il teschio appare accanto ad un santo, esso è elemento di meditazione e di passaggio alla vita eterna. Il teschio è utilizzato nelle nature ricorda invece, all'osservatore, che i piaceri dei sensi possono distoglierci dalla meditazione sulla fine, che ci aspetta, insuperabile, se non ci si affida alle cure di Cristo e se ci si affida solamente ai piaceri terreni, aumentando l'assetto egoistico

Michelangelo e il Novecento. Le proiezioni del Nichilismo e della reificazione Pop

"Merciful Dream (Pietà V)" di Jan Fabre, realizzata in marmo bianco di Carrara, riproduce la celeberrima Pietà del 1499 in scala 1:1. L’iconografia, che prevede il volto della Vergine trasformato in teschio e quello del Cristo sostituito dal ritratto dell’artista, apparve ad alcuni, durante la prima presentazione veneziana del 2011, irrispettosa, quando non addirittura blasfema. Altri ne videro una toccante meditazione sulla morte, rappresentazione quanto mai umana del dolore materno, della disperata richiesta di poter barattare la propria morte con quella del figlio

Nicola Samorì – La cancrena delle statue e di ogni grande grande bellezza

Il male pervade, baconianamente, i volti dei personaggi dell'artista. Una cancrena oscura, un lupus smembra e dilania non solo l'identità individuale, ma il modo tradizionale di fare pittura e scultura, che risulta proibito dalla contemporaneità. Per cui l'unico atto resta la profanazione, intesa come violenza e dialogo con la divinità del passato. Restano la maledizione, il silenzio, il graffio, il vomito, la rabbia