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Posts tagged as “La perla nell’arte”

Chi era davvero la ragazza con l’orecchino di perla di Vermeer

La fama del ritratto ha raggiunto a tal punto le proporzioni del mito che si è tentati di definire quest’opera, sempre misteriosa, di Vermeer la “Gioconda olandese”. La scheda, l'analisi, i passaggi di proprietà, la tecnica, l'impaginazione, i connotati psicologici, gli elementi di coinvolgimento emotivo dello spettatore, la biografia analitica di Vermeer e tutte le sue opere

La scoperta – Amore. Lei e un uomo, riflesso nella perla di Vermeer. Un messaggio: “Ripartire dalla gioia”

Le figure sono state isolate nelle scorse ore da Maurizio Bernardelli Curuz, studioso del Caravaggio, che lavora da anni alle immagini cangianti presenti a livello di preparazione dei dipinti di Michelangelo Merisi. L'individuazione della figura maschile riflessa sottolinea, con evidenza,  il substrato amoroso del dipinto. E sembra una conferma alla fondatezza dell'ipotesi romanzesca del libro La ragazza con l'orecchino di perla di Tracy Chevalier.

Il gioiello-scimmia in Rubens avvertiva, con lo specchio, rischi della vanitĂ  nelle bambine

la scimmia che è raffigurata sulla manica della nobile bambina, ritratta nel 1601 circa da Rubens, simboleggia prosperità e protezione dalle malattie, come il corallo – rappresentato anche nel Ritratto di Giovanni de’ Medici, dipinto da Bronzino nel 1549 -, rimedio contro malocchio e infermità, proprio grazie ai rametti appuntiti che avevano la capacità di deviare l’influsso malefico

[caption id="attachment_27740" align="aligncenter" width="684"]P.P.RUBENS, Ritratto di Eleonora Gonzaga all'etĂ  di tre anni (part.), 1601 ca., olio su tela, cm. 76 Ă— 49,5, Vienna, Kunsthistorisches Museum P.P.RUBENS, Ritratto di Eleonora Gonzaga all'etĂ  di tre anni, 1601 ca., olio su tela, cm. 76 Ă— 49,5, Vienna, Kunsthistorisches Museum. Nel cerchio, il gioiello portafortuna che allude, al tempo stesso, alla vanitĂ  femminile. La scimmia, infatti si specchia[/caption]

Tintoretto, la pelle luminosa della casta Susanna: struttura, impaginazione, “regia” e significato dell’opera

L’atmosfera, all’apparenza serena – sul fondo si muove, accarezzando la superficie di un laghetto, un gruppo di anatre mentre, poco distanti, due cervi si abbeverano -, nasconde però una doppia insidia. L’attenzione dell’osservatore è immediatamente attirata dalla figura in primo piano, quella di Susanna, che, in virtù di un utilizzo della luce sapientemente studiata da Tintoretto, risplende nella sua carnagione chiara – che prevale su una vegetazione ombrosa – simile ad una dea pagana più che ad un’eroina biblica