Fondamentali nell'ambito del percorso dell'arte della denuncia, I disastri della guerra (Los desastres de la guerra) è l'insieme di 82 incisioni, realizzate da Francisco Goya, in un periodo compreso tra il 1810 al 1820. Egli non sembra agire tanto sul piano del presente - per quanto divise e abiti siano contestualizzati temporalmente - ma in una dimensione che allude allo stolido, eterno ritorno del male, originato da dinamiche che l'umanità, incapace di guardare alle devastazioni del passato, riproduce regolarmente fin dalla notte dei tempi. Le opere raffigurano vari episodi di barbarie (uccisioni, massacri, stupri) ambientati durante il periodo della guerra d'indipendenza spagnola, frutto del sonno della ragione
Posts tagged as “Le battaglie nell’arte”
Le indagini sono raccolte nel volume, fresco di stampa, intitolato "La Sala Grande di Palazzo Vecchio e la Battaglia di Anghiari di Leonardo da Vinci. Dalla configurazione architettonica all'apparato decorativo", pubblicato dalla casa editrice fiorentina Olschki nella collana 'Biblioteca Leonardiana. Studi e Documenti', a cura di Roberta Barsanti, Gianluca Belli, Emanuela Ferretti e Cecilia Frosinini. Ma anni fa, due studiosi di vaglia - De Toni e Manescalchi - erano già giunti a questa conclusione, spiegando i motivi del fraintendimento sul lavoro svolto da Leonardo a Palazzo Vecchio. Per noi ricostruisce la vicenda lo stesso Roberto Manescalchi
Le indagini sono raccolte nel volume, fresco di stampa, intitolato "La Sala Grande di Palazzo Vecchio e la Battaglia di Anghiari di Leonardo da Vinci. Dalla configurazione architettonica all'apparato decorativo", pubblicato dalla casa editrice fiorentina Olschki nella collana 'Biblioteca Leonardiana. Studi e Documenti', a cura di Roberta Barsanti, Gianluca Belli, Emanuela Ferretti e Cecilia Frosinini. Ma anni fa, due studiosi di vaglia - De Toni e Manescalchi - erano già giunti a questa conclusione, spiegando i motivi del fraintendimento sul lavoro svolto da Leonardo a Palazzo Vecchio. Per noi ricostruisce la vicenda lo stesso Roberto Manescalchi
Si fa strada in Fattori, dopo l’entusiasmo iniziale, e si accentuerà soprattutto negli ultimi anni di vita, una trasformazione, un sentimento di sconforto e sfiducia negli ideali risorgimentali che lo porta ben presto a considerare la guerra con amarezza, come un sacrificio dovuto, un’avversità della vita a cui semplicemente dover far fronte
Giulio Aristide Sartorio, freelance ante-litteram, attraverso i suoi quadri rese tangibile e comprensibile l’impatto psicologico e fisico del primo conflitto mondiale. A partire dalle foto, cui assegnava sempre, nella libera trasposizione dei dipinti, un ruolo mitico
Ha esposto i suoi primi quadri nel 1887, e ha raggiunto lo status di specialista nei racconti pittorici del vecchio West e della vita della cavalleria americana. I suoi dipinti, i bozzetti in bianco e nero - che tanto avrebbero influenzato il mondo del fumetto - e le sculture da lui plasmate e fuse, poi in bronzo, lo resero ricco e famoso
LA MOSTRA - Villa Contarini a Piazzola sul Brenta propone, dal 21 febbraio al 2 giugno, la più estesa mostra di disegni di Giuseppe Cominetti allestita in Italia dagli anni Trenta. Unico tema di questi potenti lavori è la Grande Guerra.
La rassegna, dal 22 febbraio al 25 maggio nello Spazio Esposizioni Temporanee in Corso Marrucino, 121, curata da Elena Pontiggia, comprende oltre cinquanta opere firmate Balla, Carrà, Léger, Grosz, Dix, Previati, Nomellini,..