Il sonno eterno, la dolcezza del volto composto, l'eleganza del monumento funebre che rinvia a quello dei regnanti francesi, in Saint Denis, conferiscono alla struttura marmorea lucchese una connotazione di dolce santità del quotidiano. Ecco perché questa giovane donna è oggetto di una venerazione che va al di là dei pur alti canoni estetici. E' il rapporto della giovinezza con la morte. E Ilaria, morta giovane si rivela cara agli dei, rapita da un ordine superiore che permette di cantare la bellezza della figura umana