A Sainte-Marie-aux-Chênes (Mosella), l’Inrap – Istituto nazionale francese di archeologia preventiva – ha portato alla luce una piccola necropoli rurale di epoca tardoantica. Il ritrovamento, avvenuto lungo un vecchio asse di comunicazione, ha portato alla luce anche alcune sepolture riccamente dotate. Queste tombe, datate al V secolo, possono essere collegate ad un vicino antico dominio la cui pars rustica è stata parzialmente scavata tra il 2009 e il 2010.
“I mobili che accompagnano il defunto sono ricchi e vari. – spiegano gli archeologi dell’Inrap – I lotti di ceramica sono posti alla testa e/o ai piedi della tomba. Le brocche, ciotole, ciotole e pentole in Argonne sigillata e ceramica grezza dell’Eiffel contenevano probabilmente alimenti deperibili. La cristalleria è numerosa e di alta qualità, come tazze, bottiglie, flaconi e un’ampia varietà di calici. Gli ornamenti sono costituiti da bracciali in lega di rame, perline in pasta di vetro, ambra e spille. Le monete, isolate in lotti, erano probabilmente contenute in borsellini. Erano usati nei riti di passaggio (principio dell’obolo a Caronte). Degni di nota sono anche due pettini d’osso mentre un’ascia di ferro in miniatura è stata posizionata accanto alla testa di un bambino”.