Testa marmorea del giovane Dioniso-Bacco trovata da un ricercatore in un corso d’acqua dopo piogge intense

Le piogge intense rimuovono detriti dal terreno e consentono rinvenimenti inaspettati. Le autorità si appellano al senso di responsabilità della popolazione, invitandola alla segnalazione di beni archeologici emergenti

Un ricercatore libico, Issam Menfi, ha individuato la testa di una statua di Dioniso-Bacco, all’interno di un corso d’acqua nelle vicinanze dell’antica città di Cirene. Situata ai piedi della regione di al-Jabal al-Akhdar, Cirene fu fondata nel 631 a.C. da emigranti provenienti dall’isola greca di Thera. La dinastia dei Battiadi, guidata da Batto, governò la città per otto generazioni fino al 440 a.C., portando prosperità economica e l’espansione della città con l’inclusione di porti come Marsa Susah, al-Marj e Bengasi.

Con l’ascesa dell’Egitto tolemaico nel 323 a.C., Cirene divenne un centro intellettuale di rilievo con una scuola di medicina e filosofi di spicco. Sotto il dominio romano dal 96 a.C., Cirene visse due secoli di relativa pace e prosperità, interrotti dalla rivolta degli ebrei cirenei nel 115 d.C. e seguiti dal declino causato da un terremoto nel 365 d.C. La conquista araba del 642 d.C. condannò la città alle rovine.

La testa della statua di Bacco è il terzo reperto emerso dopo la tempesta “Daniel” dello scorso settembre. La statua è stata consegnata all’autorità competente per ulteriori studi.

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Maurizio Bernardelli Curuz
Maurizio Bernardelli Curuz