Nan Madol è il nome che gli abitanti della Micronesia danno alle rovine di una vasta antica citta, in parte sommersa, in parte coperta di vegetazione, che sorgeva lungo la costa orientale dell’isola di Pohnpei. La città era capitale e capitale dello Stato retto dalla dinastia Saudeleur fino al 1500. Estesa per 18 chilometri quadrati, ‘area archeologica è composta da circa 100 piccoli isolotti artificiali collegati fra loro da una rete di canali artificiali. Una Venezia parallela, dall’altra parte del mondo. La più grande struttura ancora in piedi è il Nan Douwas, le cui mura perimetrali si innalzano per 8 m e gli edifici interni contengono cripte funerarie.
Secondo analisi effettuate con il radiocarbonio, la costruzione di Nan Madol risalirebbe al 1200 d.C., ma dagli scavi archeologici effettuati si presume che la zona forse fosse abitata fin dal 200 a.C.
https://www.youtube.com/watch?v=MJTVciNvUMQ
Tra Venezia e Atlantide, la misteriosa città con canali e lagune scomparsa nel 1500
Nan Madol è il nome che gli abitanti della Micronesia danno alle rovine di una vasta antica citta, in parte sommersa, in parte coperta di vegetazione, che sorgeva lungo la costa orientale dell'isola di Pohnpei. La città era capitale e capitale dello Stato retto dalla dinastia Saudeleur fino al 1500. Estesa per 18 chilometri quadrati, 'area archeologica è composta da circa 100 piccoli isolotti artificiali collegati fra loro da una rete di canali artificiali. Una Venezia parallela, dall'altra parte del mondo. La più grande struttura ancora in piedi è il Nan Douwas, le cui mura perimetrali si innalzano per 8 m e gli edifici interni contengono cripte funerarie.
Secondo analisi effettuate con il radiocarbonio, la costruzione di Nan Madol risalirebbe al 1200 d.C., ma dagli scavi archeologici effettuati si presume che la zona forse fosse abitata fin dal 200 a.C.