Trend. Colori per dipingere le pareti ispirati agli accordi cromatici delle tavolozze dei grandi pittori italiani

Modigliani, Canaletto, Botticelli o di Michelangelo. Ciò che viene colto è l'insieme dialogante dei colori e della tonalità, in quella che - alla francese - viene definita palette e che, in italiano, è la tavolozza. Ogni pittore ha una propria tavolozza, nel senso che, quando spreme i tubetti o colloca le preparazioni sulla tavoletta di legno, sceglie i colori secondo precise e personali sensibilità. La palette o tavolozza - intesa come accordo cromatico reiterato nella produzione dell'artista - costituisce uno dei principali elementi di autografia

Una casa dipinta con i colori delle tavolozze di Modigliani, di Canaletto, di Botticelli o di Michelangelo. Ciò che viene colto è l’insieme dialogante dei colori e della tonalità, in quella che – alla francese – viene definita palette e che, in italiano, è la tavolozza.

Ogni pittore ha una propria tavolozza, nel senso che, quando spreme i tubetti o colloca le preparazioni sulla tavoletta di legno, sceglie i colori secondo precise e personali sensibilità. La palette o tavolozza – intesa come accordo cromatico reiterato nella produzione dell’artista – costituisce uno dei principali elementi di autografia. La nota azienda veneta San Marco ha ricostruito le palette dei pittori, individuando anche toni e semitoni. Ha prodotto così una serie di colori coordinati. Ciò consente, ad esempio, di dipingere un’abitazione creando una forte suggestione di vibrazione cromatica, che permette di “abitare” – senza che esso sia indicato esplicitamente – nel mondo di luce e colore di Canaletto, Botticelli, Michelangelo o Modigliani. La linea di colori è stata chiamata Paeninsula, come esplicito omaggio alla tradizione della penisola italiana

“Paeninsula – dicono alla San Marco – rende omaggio all’Arte e al colore attraverso delle selezioni cromatiche che prendono spunto da quattro grandissimi maestri delle Belle Arti. Artisti di epoche molto lontane tra loro, dal Quattrocento al Novecento ma ciascuno massima espressione di creatività e genialità artistica del proprio periodo. Epoche, stili e tonalità diverse che racchiudono in loro la storia, i valori e l’unicità del Bel Paese”.

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Maurizio Bernardelli Curuz
Maurizio Bernardelli Curuz

Maurizio Bernardelli Curuz è uno storico e un critico d'arte. Fondatore di Stile arte, è stato direttore dei Musei Bresciani (Fondazione Brescia Musei, Pinacoteca Tosio Martinengo, Santa Giulia e Castello dal 2009 al 2014) coordinando, tra le altre cose, il dossier della candidatura Unesco di Brescia e dell'Italia Longobarda, titolo concesso dall'ente sovrannazionale. Ha curato grandi mostre sia archeologiche - Inca - che artistiche - Matisse - con centinaia di migliaia di visitatori. Ha condotto studi di iconologia e di iconografia. Ha trascorso un periodo formativo giovanile anche in campo archeologico. E' uno specialista della pittura tra Cinquecento e primo Seicento ed è uno studioso del Caravaggio. E' iscritto all'Ordine dei professionisti professionisti E' stato docente di Museologia e Museografia all'Accademia di Brescia