Durante il lungo periodo di libertà generale limitata, a causa degli avvenimenti planetari degli ultimi due anni, un giovane aveva iniziato a camminare all’interno della proprietà agricola, acquistata dalla propria famiglia sessant’anni fa. Teneva lo sguardo a terra per studiare sassi e forme strane o per vedere presenze di muretti scomparsi.
All’improvviso Jim Irvine si è imbattuto in frammenti di ceramica. La ceramica era diversa da quella recente – in buona parte novecentesca e proveniente da mattonelle – che si può trovare sminuzzata, nelle campagne di tutta Europa, dove nel secolo scorso, con altri inerti veniva utilizzata per dar nerbo a strade sterrate. Era chiaro che fosse ceramica antica.
Così ha deciso di dare un’occhiata, spostando delicatamente un po’ di terra con una vanga e si è reso conto che lì sotto – a soli 60 centimetri dal piano di campagna – c’era qualcosa di molto antico. Ha così avvisato gli archeologi dell’Università di Leicester che hanno condotto lo scavo, il quale ha portato alla scoperta dei resti di un’ampia villa romana del III-IV secolo dopo Cristo con grande pavimento musivo che rappresenta scene dell’Iliade. Un orizzonte culturale fortemente improntato alla classicità greco-romana. Il mosaico forma il pavimento di quella che si pensa fosse una delle sale principali della villa (11 metri x 7).
Le scene di guerra potrebbero indurre a pensare che, al di là della passione letteraria, il proprietario potesse essere collegato all’esercito romano. Una forma di centuriazione – cioè di esproprio suddivisione e consegna gratuita di terreni ai veterani dell’esercito – si ebbe anche in Britannia. Ma questa, certo, se pur fosse appartenuta a un personaggio dell’esercito non sembra che potesse essere un soldato semplice.
John Thomas, vicedirettore dei servizi archeologici dell’Università di Leicester e project manager degli scavi ha detto che “è la prima rappresentazione di queste storie che abbiamo mai trovato in Gran Bretagna”.
La notizia del ritrovamento della villa dell’Iliade è stata data in queste ore, a conclusione della prima campagna di scavo. L’edificio presenta altri vani – si pensa che esista anche un’area termale per la famiglia dei proprietari – e pertinenze rustiche, che saranno scavate nei prossimi anni.