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Trovata la tomba di un uomo del V secolo a.C. sepolto a gambe divaricate, con uno scettro, un cavallo, un cagnolino e una tartaruga



A Provadia-Solnitsata, una delle città preistoriche più antiche d’Europa, nel corso di uno scavo, è stata compiuta una significativa scoperta che sta aggiungendo particolari alla conoscenza della cultura scita e alla sua presenza nell’antica Bulgaria. Gli archeologi hanno annunciato la scoperta di uno scettro unico nel suo genere, scolpito da ossa di animali, all’interno di una sepoltura di guerrieri risalente al V secolo a.C.

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Il manufatto del comando, è lungo 38 centimetri, presenta un manico liscio composto da due sezioni di osso unite tra loro. Ciò che rende questo scettro davvero straordinario è la sua testa dalla forma d’uccello, che ricorda la forma di un rapace dall’adunco becco. Un lato del becco richiama l’immagine di un’aquila, un animale che aveva un profondo significato rituale per gli Sciti e, in genere, per le antiche popolazioni. Tuttavia, il lato opposto mostra un disegno antropomorfo che fa sembrare il becco un copricapo.


Un uomo generato dall’aquila o consustanziale al rapace stesso, che, evidentemente è un dio e, al tempo stesso un antenato mitico. Qualcosa che attinge allo stesso sostrato mitico a cui attinse la mitologia greca e romana. L’asta inferiore è dotata di un foro, suggerendo che fosse forse innestata su un tubulo ulteriore. La maestria nell’intaglio delle ossa dimostrata in questo scettro è un chiaro esempio delle abilità artigianali degli antichi Sciti.

Questo straordinario scettro è stato ritrovato all’interno della tomba di un guerriero antico, la cui sepoltura, sorprendentemente, non era mai stata saccheggiata nonostante l’antichità. All’interno della tomba, oltre allo scettro in osso, gli archeologi hanno fatto ulteriori scoperte affascinanti, tra cui i resti scheletrici di un cavallo, un cagnolino e una tartaruga. Anche se mancano il cranio e la parte superiore del corpo del guerriero, la posizione del suo corpo, con le gambe aperte e una piegata, è tipica delle tradizioni di sepoltura scite. Inoltre, nella tomba è stato rinvenuto un coltello di ferro altamente corroso, suggerendo che il defunto potrebbe essere stato un cavaliere o un guerriero, mentre lo scettro potrebbe essere stato un simbolo del suo comando.

Gli Sciti, popolazione nomade proveniente dalla steppa eurasiatica, migrarono nell’area dell’attuale Bulgaria nel VII secolo a.C. All’arrivo degli Sciti, i loro defunti furono sepolti nei tumuli preesistenti della regione. Tuttavia, la tomba contenente lo straordinario scettro non era situata in un tipico tumulo funerario, ma piuttosto in un tumulo di insediamento, suggerendo che il guerriero avesse una posizione di rilievo nella società.

Provadia-Solnitsata è un sito archeologico di notevole importanza storica, situato nel nord-est della Bulgaria, che era un insediamento prospero dal 5.600 al 4.350 a.C. La città preistorica è diventata famosa per la produzione di sale, una risorsa essenziale per la conservazione degli alimenti. Gli abitanti di Solnitsata erano noti per bollire l’acqua di una sorgente locale per estrarre il sale, che commerciavano in tutta la regione dei Balcani. Questa pratica era così preziosa che la città aveva eretto massicce mura difensive intorno al 4.700 a.C. per proteggere la sua produzione di sale da potenziali minacce esterne.