Tu scavi sotto il prato e trovi una barca di pietra di 1200 anni. Sulla barca che c’é? I segni dell’Aldilà e tesoretto. Cosa sono questi oggetti? A che servivano? Rispondono gli archeologi

La barca formata da pietre non contiene corpi, che stanno invece intorno, in quello che si sta rivelando un sito cimiteriale del IX secolo. Perché questa “imbarcazione” vuota e sepolta con un corredo femminile e che c’entra una strana pietra, la pietra-vulva?

Nella fattoria di Skumsnes, situata sulla costa occidentale della Norvegia, gli archeologi hanno portato alla luce un sorprendente complesso funerario dell’inizio dell’era vichinga. Durante gli scavi, sono state scoperte tre tombe di donne di alto rango, risalenti alla prima metà del IX secolo, che offrono uno sguardo unico sulla società e le pratiche funerarie di quel periodo. Si ipotizza che nel sito possano essere presenti fino a 20 tombe.

Quella che gli archeologi definiscono pietra-vulva, trovata presso la barca funeraria @ Foto: Museo universitario di Bergen

Le tombe e il loro ricco corredo funerario

Le tre tombe scoperte presentano caratteristiche distintive che le differenziano dai contesti funerari più comuni dell’epoca vichinga.

Tomba nella fenditura della roccia

@ Foto: Museo universitario di Bergen

Questa sepoltura era ricoperta di pietre e collocata in una formazione rocciosa naturale. Tra gli oggetti rinvenuti vi è una spilla triangolare (nella foto, qui sopra) con mosaico di vetro e smalto dorato, probabilmente proveniente dall’Irlanda o dall’Inghilterra. Gli archeologi hanno osservato che la tomba era stata in parte violata in passato, con resti del corredo funerario sparsi all’esterno.

Tomba della barca

La tomba della barca vista dall’alto. Al centro si trova una pietra più grande che ricorda l’albero maestro e che forse simboleggia anche la defunta. attraverso segni femminili @ Foto: University Museum of Bergen)

La sepoltura più elaborata apparteneva a una donna di alto rango ed era caratterizzata da una barca lunga quattro metri, costruita con pietre disposte a formare una nave. Tra i beni funerari sono stati ritrovati 11 monete d’argento, incluse alcune dell’Impero carolingio e una di Hedeby, oltre a 46 perle di vetro provenienti da varie parti del mondo. Gli oggetti per la tessitura, come una “spada” da tessitura e un fuso a spirale, testimoniano l’importanza della produzione tessile nell’economia vichinga. Una chiave di bronzo, simbolo del ruolo di capofamiglia, completa il corredo.

Affiorano dal terreno i resti di una collana formata formata da oltre 40 perline e da 11 monete d’argento. Le monete d’argento sono carolingie e risalgono alla prima metà del IX secolo. @ Foto: University Museum of Bergen
La chiave di bronzo @ Foto University Museum of Bergen
Una preziosa moneta d’argento forata per inserirla nella collana @ Foto Adnan Icagic, University Museum of Bergen
Perlina di vetro policromo @ @ Foto University Museum of Bergen

Al centro della tomba, una pietra particolarmente curiosa, chiamata “pietra vulva”, simboleggiava probabilmente una donna non sepolta nella tomba stessa. Questo dettaglio ha portato gli archeologi a ipotizzare che la tomba fosse un cenotafio, cioè una sepoltura senza corpo, che ricorda una persona morta e sepolta lontano.

La tomba incompiuta

La terza sepoltura, non ancora completamente scavata, ha restituito perle e frammenti di gioielli d’argento, ulteriori testimonianze della ricchezza della comunità.

Reti commerciali e influenze culturali

Le scoperte mettono in evidenza le estese reti commerciali dell’epoca vichinga. Le monete di Hedeby, coniate nella Danimarca meridionale, e le perle di vetro provenienti dal Medio Oriente e dall’Europa dimostrano l’interconnessione tra la Norvegia e il resto del mondo. Alcuni degli oggetti ritrovati, come una spilla a trifoglio carolingia riutilizzata come gioiello, riflettono una cultura capace di adattare elementi stranieri alle proprie tradizioni.

Le donne vichinghe e il loro ruolo

Queste tombe sottolineano il ruolo cruciale delle donne nella società vichinga. Non solo erano responsabili della gestione delle proprietà, ma partecipavano attivamente alla produzione e al commercio. Gli strumenti tessili ritrovati indicano la centralità dell’attività tessile, che non solo soddisfaceva esigenze domestiche, ma rappresentava anche una fonte di ricchezza e prestigio, soprattutto nella produzione di vele per le navi.

Una comunità di grande importanza

La fattoria di Skumsnes, situata lungo una rotta costiera strategica, fungeva probabilmente da porto sicuro per le navi di passaggio. Secondo l’archeologo Søren Diinhoff del Museo universitario di Bergen, questa posizione privilegiata generava probabilmente entrate significative per la comunità. Le tombe riccamente decorate riflettono questa prosperità e suggeriscono che il sito appartenesse a un re locale o regionale.

Chi erano i vichinghi?

I vichinghi erano popoli scandinavi che, tra l’VIII e l’XI secolo, si distinsero per le loro incursioni, commerci e colonizzazioni. Abili navigatori, i vichinghi esplorarono e stabilirono insediamenti in Europa, Asia e persino in Nord America. La loro società era organizzata in clan e caratterizzata da una forte gerarchia sociale, con re, nobili e uomini liberi.

Oltre alle attività belliche, i vichinghi erano esperti artigiani e mercanti, capaci di stabilire reti commerciali che si estendevano dall’Europa all’Asia centrale. La loro cultura lasciò un’impronta duratura, con innovazioni nel campo della navigazione e dell’ingegneria navale, oltre a una ricca tradizione mitologica e artistica.

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Redazione
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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa