I britannici proseguono la propria leale collaborazione con lo Stato. Sanno quello che è consentito fare e lo sanno con chiarezza senza ombre di dubbio. In tale contesto si inserisce il rapporto tra enti pubblici e cittadini, il cui ruolo – nonostante la monarchia – non è quello di sudditi schiacciati da un potere metafisico incomprensibile, ma di uomini liberi che interloquiscono con uno Stato di cui sono membri.
Dalla visione di questo quadro è possibile capire perché la Gran Bretagna non renda oggetto di pena la ricerca archeologica di superficie che consente il recupero – ogni anno, sul territorio britannico – di circa 1000 oggetti antichi, dichiarati poi tesori e sottoposti – come il luogo in cui sono stati trovati – a ricerche archeologiche. La maggior parte dei ritrovamenti, peraltro, avviene su terreni agricoli arati consecutivamente e privi di strati conservati. I britannici ritengono così che sia meglio recuperare un bene piuttosto che lasciarlo nella terra, sotto l’azione devastatrice dell’aratro.
Questa lunga premessa è indispensabile per inquadrare ciò che è accaduto – ancora – in queste ore, in Gran Bretagna.
Un anello d’argento medievale trovato sulle morbide colline delle Cotswolds è stato dichiarato tesoro. L’assistente tecnico del Coroner del Gloucestershire aveva stabilito, nelle settimane scorse, che l’anello, trovato il 20 ottobre scorso nell’area di Elkstone da un appassionato di metal detector, Ben Curme, di Clevedon, risale a un periodo compreso tra il 1100 e il 1200 d.C.
Nel volgere di un tempo breve, il Coroner ha dichiarato l’oggetto “tesoro”. Con questa dichiarazione l’oggetto può essere acquistato da un museo o, nel caso nessuno si faccia avanti, rimanere di proprietà di chi l’ha trovato e del padrone del terreno in cui è avvenuta la scoperta. L’oggetto viene pagato al ricercatore e al proprietario del fondo – che dividono equamente la somma – secondo valori di mercato.
E’ interessante sottolineare cos’è il Coroner, l’autorità che ha emesso la dichiarazione di tesoro. Il coroner è un funzionario governativo che ha soprattutto il potere di condurre od ordinare un’indagine sulle circostanze o sulle cause di un decesso e di indagare o confermare l’identità di una persona sconosciuta che è stata trovata morta nella giurisdizione. In epoca medievale, i coroner inglesi erano funzionari della Corona che detenevano poteri finanziari e conducevano alcune indagini giudiziarie al fine di controbilanciare il potere degli sceriffi. In qualche modo la Corona non solo garantiva se stessa, attraverso un esercizio di giustizia capillare, spesso di matrice garantista, ma controbilanciava l’azione di organi di polizia inquirenti che spesso avevano forti e immotivate inclinazioni punitive.
Ben Curme, appassionato di metal detector, qualche settimana fa, era stato alla ricerca di metalli su un terreno di proprietà del signor Williamson, che gli aveva dato il permesso di sottoporre a ricerca la zona, che appartiene, naturalisticamente e orograficamente, a un territorio collinare splendido. Pensando all’Inghilterra rurale, forse la prima immagine che ci viene in mente è un paesaggio delle Costwolds. Un’area formata da colline calcaree di circa 200 metri, universalmente riconosciute come la perfetta cartolina dell’Inghilterra.
L’appassionato cercatore di tesori, il 20 ottobre 2021, era in un campo, quando ha sentito il proprio metal detector suonare. Ha così recuperato l’anello antico. Ha quindi seguito correttamente ogni procedura. Ha avvertito il proprietario del terreno ed entrambi hanno segnalato il ritrovamento all’autorità. L’anello è stato studiato da Denise Wilding, un’esperta del British Museum, che ne ha offerto la datazione. Ora, dopo la dichiarazione che l’oggetto è un tesoro, inizieranno le trattative di vendita da parte dei privati ai musei.