Nuova importante scoperta archeologica nelle Marche. In occasione di alcuni lavori edili in centro a Fano, in via Vitruvio, sono emersi resti relativi a un edificio pubblico, di epoca romana, collocato in affaccio al Foro cittadino. Lo comunica la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Ancona, Pesaro Urbino, Ascoli Piceno, Fermo e Macerata.
“Si tratta di un complesso costituito da almeno 5 ambienti, i cui muri, conservati in alzato per circa 2 metri, hanno lo spessore di 5 piedi romani (1,50 metri) e sono rivestiti in malta di calce e lastre di marmo. – prosegue la Soprintendenza – Sono state parzialmente messe in luce anche le relative pavimentazioni, che sono in marmi d’importazione, di colore verde e rosato, probabilmente cipollino verde e pavonazzetto”.
Tutto il complesso, databile a circa 2000 anni fa, è stato interessato – prosegue la Soprintendenza marchigiana – almeno da due ulteriori fasi di vita in epoca medievale, di cui sono state ritrovate alcune tracce: strutture murarie, focolari, frammenti di ceramica invetriata. Fra i materiali recuperati, vi è anche un frammento di iscrizione su marmo che riporta su due righe le lettere V e I e conserva ancora tracce della “rubricatura”, ovvero la colorazione in rosso dei solchi delle lettere incise. (nella foto qui sotto)
La cronologia e la funzione del complesso sono al momento in corso di studio e di definizione da parte della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Ancona e Pesaro Urbino.
Fano è oggi un Comune di circa 60mila abitanti, di Pesaro e Urbino nelle Marche. Sorse come un centro piceno, ma si sviluppò con i Romani. Il toponimo è legato a Fanum Fortunae, nome che rimanda al “Tempio della Fortuna”, forse eretto a testimonianza della temporalmente lontana battaglia del Metauro. Nel 207 a.C. le legioni romane sbaragliarono qui l’esercito del generale cartaginese Asdrubale, uccidendone il condottiero che intendeva ricongiungersi al fratello Annibale. La conquista della cittadina avvenne nel 49 a.C da parte di Gaio Giulio Cesare, che diede così inizio alla Guerra Civile contro Pompeo.
Augusto dotò l’insediamento di mura di cinta (ancora parzialmente visibili), elevando l’insediamento allo stato di colonia romana col nome di Colonia Julia Fanestris.