Un misterioso e improvviso scavo in una cittadina archeologica dell’Umbria. Allertati i carabinieri

Le bellezze naturali del luogo, ne fecero, ai tempi dei romani, un'amena terra di villeggiatura, che poneva le basi anche sullo sfruttamento agricolo dei fondi. Qui, in una villa, soggiornavano, tra gli altri Tito Annio Milone, amico di Cicerone e politico di spicco. Pompea Celerina, la ricchissima suocera di Plinio il Giovane, aveva possedimenti a Otricoli alla fine del I secolo

Uno scavo clandestino in uno splendido prato dell’antica città di Ocriculum in Umbria? Lo scavo, probabilmente realizzato rapidamente, forse con l’ausilio di un piccolo escavatore, potrebbe far pensare, nell’emergenza di materiale lapideo, a un recupero clandestino di materiale archeologico. Lo segnala sui social il gruppo Nuova Otricoli, che ha provveduto a inviare una segnalazione ai carabinieri per accertamenti. Una risposta si potrà avere nelle prossime ore, dopo i sopralluoghi.

Otricoli è un comune di 1.764 abitanti della provincia di Terni in Umbria, che pone le propie radici storiche su
Ocriculum, un municipio romano della Regio VI. Il toponimo deriva Ocar (umbro) e Vkar (etrusco) che significa sacro.

Le bellezze naturali del luogo, ne fecero, ai tempi dei romani, un’amena terra di villeggiatura, che poneva le basi anche sullo sfruttamento agricolo dei fondi. Qui, in una villa, soggiornavano, tra gli altri Tito Annio Milone, amico di Cicerone e politico di spicco. Pompea Celerina, la ricchissima suocera di Plinio il Giovane, aveva possedimenti a Otricoli alla fine del I secolo.

La città si sviluppò in epoca imperiale grazie all’agricoltura e ai commerci, nello snodo con il Tevere. I mattoni e le tegole prodotte a Ocriculum venivano utilizzate anche a Roma e grande successo avevano, nell’ambito dell’industria ceramica, le coppe a rilievo, chiamate coppe di Popilio. Un luogo ricco di storia e di eventi anche tragici.

Qui si sarebbe svolta, tra il 412 e il 413, una drammatica tra l’esercito dell’usurpatore Ercoliano e l’esercito dell’imperatore Onorio. La battaglia di Utriculo fu vinta da Onorio, ma sul campo rimasero complessivamente, secondo le fonti, 50mila morti.
La città fu distrutta, nella piana, fra il 569 e il 605 durante l’invasione longobarda. Gli abitanti si ritirarono così sul più sicuro poggio del colle .

La cittadina di Otricoli ha un’ampia e ricca area archeologica.

Nei circa 36 ettari in cui si sviluppava il centro romano affiorano i resti di una grande costruzione forse adibita a magazzino, visto il vicino porto fluviale detto “dell’Olio”, delle terme risalenti al II secolo a.C., del teatro del I secolo d.C. e dell’anfiteatro del I secolo d.C., portati alla luce già nei primi scavi del XVIII secolo.

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Maurizio Bernardelli Curuz
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