L’Israel Antichities Authority ha illustrato, in queste ore, la scoperta compiuta da un archeologo. Si tratta di un mosaico portato alla luce a el-Hammam, Beit She’an, risalente aò periodo bizantino (metà-VI secolo d.C.) ora esposto al Campus Nazionale per l’Archeologia di Israele a Gerusalemme.
“Questo mosaico, che è stato scoperto dal prof. Michael Avi-Yonah, ha più di 1.400 anni – afferma l’autorità archeologica – Presenta figure umane con i nomi dei mesi in latino e il numero di giorni del mese in greco, accanto alla testa. 5 figure su 12, che rappresentano i mesi dell’anno, sono sopravvissute, nel mosaico”.
Secondo il Dr. Anat Avital, le figure stesse recano oggetti o svolgono compiti che caratterizzano e rappresentano i mesi. “Ad esempio – prosegue Israel Antichities Authority – accanto all’iscrizione del mese di agosto viene raffigurato un ragazzo in abbigliamento senza maniche che tiene un ventaglio nella mano sinistra e un’anfora con due manici nella destra”.
Nella seconda area del mosaico, tra i viticci, vengono presentate scene della vita quotidiana del periodo, compreso il processo di produzione vinicola.
“Qui sono raffigurati la vendemmia, la pigiatura e il trasporto ai mercati. – affermano gli archeologi israeliani – Sono raffigurate anche scene di caccia, vari animali e una varietà di frutti; tra gli altri, si trovano fichi, melograni, pesche, pere e mele. In tre angoli del mosaico le teste umane integrate in modelli vegetali sono state eccezionalmente ben conservate”.