Mentre esaminava la Natura morta con pane e uova di Paul Cézanne (1839–1906) per valutare se fosse necessario un trattamento di pulizia della superficie pittorica, la conservatrice capo del Museo d’arte di Cincinnati, Serena Urry, ha notato alcune strane “crepe” – tecnicamente “cretto” o “craquelure” che indicavano un comportamento anomalo del film pittorico sul sostrato, in una sola area dell’opera.
“Ho avuto un presentimento che il quadro potesse nascondere qualcosa, a livello sottostante”, ha detto Urry. Ha così fatto radiografare il dipinto per capire se la natura morta fosse stata dipinta su un’opera precedente.
L’immagine digitale ai raggi X ha rivelato un ritratto ben definito nascosto sotto il dipinto di cibi e bevande che vediamo oggi.
La natura morta, realizzata nel 1865, all’età di 24 anni, è una delle poche opere datate da Cézanne. Quindi il ritratto sotto di essa – che si ipotizza possa essere un autoritratto o l’immagine di un familiare che gli somigliava – può essere anche collocato temporalmente. Seppur ante quem.
Il volto di Cézanne , nel 1861, era questo.
L’immagine somiglia certamente a quella del Cézanne più maturo (qui sotto, nella foto), ma le date entrerebbero in conflitto.
L’effigiato, a nostro giudizio, potrebbe essere invece lo zio materno dell’artista, protagonista di diversi ritratti, anche scherzosi.
Nel novembre del 1866, Valabrègue, un amico di Cézanne che risiede ad Aix- en -Provence, riferisce a Zola la straordinaria rapidità di esecuzione manifestata in questo periodo dal giovane Paul: “Ho posato […] soltanto un giorno. È lo zio, infatti, che fa soprattutto da modello. Ogni pomeriggio, spunta fuori un suo nuovo ritratto”.
Sistematosi ad Aix sin dal finire dell’estate, Cézanne si dedica in quel periodo alla sua prima vera e propria campagna di pittura. Esegue con fervore una serie di nature morte e di ritratti, tra cui una decina di tele raffiguranti suo zio materno, l’ufficiale giudiziario Dominique Aubert. Il modello è raffigurato da diverse angolature, vestito da frate, con in testa un turbante e addirittura con un berretta di cotone, senza che si conosca esattamente il vero significato di questi travestimenti. L’uomo che sta sotto la natura morta potrebbe essere proprio lui. Lo zio Dominique, quello che tutti chiamano l’avvocato. Qui, osservando l’immagine ai rx, sembra persino di intuire la presenza di una toga.
Insoddisfatto dell’opera, Cézanne avrebbe così coperto il ritratto, ruotando poi poi la tela di 90 gradi, per realizzare una natura morta.
“Serena ha avuto un’ottima intuizione, ipotizzando un dipinto sottostante, sorretta da una vasta esperienza nel campo dei dipinti storici e dalla profonda comprensione dei metodi di lavoro degli artisti del XIX secolo”, ha affermato Peter Jonathan Bell, PhD, curatore di dipinti, sculture e disegni europei al Cincinnati Art Museum. “Questa è una grande scoperta!”
Il pittore francese Paul Cézanne (1839-1906) partecipò alle prime mostre impressioniste negli anni ’70 dell’Ottocento, prima di tracciare il proprio percorso artistico negli anni ’80 e ’90 dell’Ottocento, con una sintesi personale, che ha ha aperto verso l’astratto e l’informale, contribuendo, peraltro, a spianare anche la strada al cubismo.
Considerato un capofila del movimento postimpressionista, è uno degli artisti più influenti nella storia della pittura moderna. Cézanne ha creato la natura morta di Cincinnati, poco più che ventenne quando era ancora profondamente suggestionato dai dipinti del barocco spagnolo e dal realismo di Gustave Courbet e prima di sviluppare il suo caratteristico stile moderno.
“Vogliamo dare seguito nei prossimi mesi e anni conducendo altre indagini sul dipinto e sul soggetto effigiato” ha detto Bell. “Questo si tradurrà in una pubblicazione e possibilmente in una mostra, poiché cerchiamo di rivelare il più possibile su questo importante ritratto a lungo nascosto”.
Natura morta con pane e uova è stata acquistata dal museo americano nel 1955, dono della grande filantropa e collezionista d’arte moderna di Cincinnati, Mary E. Johnston, ed è uno dei due dipinti di Cézanne nella collezione permanente del museo.