Un singolare utensile emerge dagli scavi di un castello medievale. A cosa serviva? Le ipotesi degli studiosi

Il complesso in cui è stato trovato era costituito dalla torre di avvistamento, da un'armeria e da un muro di contenimento. L'edificio venne prima seriamente danneggiato, poi demolito tra il 1467 e il 1469. Il ritrovamento durante gli scavi
L’archeologo mostra l’oggetto in pietra levigata trovato nello scavo di una struttura militare medievale @ Foto Árbore Arqueoloxía S.Coop.Galega

Singolare ritrovamento archeologico durante gli scavi compiuti alla base di una torre medievale, in Spagna. L’oggetto ha una forma inequivocabile. Realizzato in pietra, lungo circa 15 centimetri l’organo maschile di pietra levigata è stato portato alle luce presso la Torre de Meira, nella città di Ría de Vigo, nella regione nord-occidentale della Spagna.

L’rea dell’edificio antico in cui è avvenuto il ritrovamento @ Foto Árbore Arqueoloxía S.Coop.Galega

La Torre de Meira è un antico punto di sorveglianza del territorio – e soprattutto dell’estuario del Vigo – , che si sviluppava su una contenuta superficie di circa 96 metri situata sulla cima di un rilievo di 140 metri. Il complesso – che apparteneva alle casate nobiliari dei Meira e dei Valadares – era costituito dalla torre di avvistamento, da un’armeria e da un muro di contenimento. L’edificio venne prima seriamente danneggiato, poi demolito tra il 1467 e il 1469, dopo l’attacco degli Irmandiños, gruppi organizzati di matrice popolare, guidati dalla bassa nobiltà e da parti del clero, non linea con i grandi poteri ecclesiastici e feudali. Il luogo dista 100 chilometri circa da Compostela. In questa zona furono devastati, durante la rivolta, un centinaio di analoghe strutture di controllo del territorio.

Qualcuno ipotizza che il fallo di pietra fosse simbolicamente collegato a queste rivolte, ma come dice giustamente Darío Peña del team di Árbore Arqueoloxía – l’impresa archeologica che ha condotto gli scavi – la pietra potrebbe esse stata utilizzata, nell’ambito dell’armeria, per affilare spade e coltelli. La forma non potrebbe essere stata preordinata, ma potrebbe essersi sviluppata in seguito alle prime affilature che diedero al sasso cilindrico una forma che fu poi completata in una versione fallica. La base tondeggiante potrebbe anche suggerire la possibilità che il manufatto sia stato utilizzato come pestello, probabilmente per frantumare i grani di sale e poterlo utilizzare in cucina. Le parti scavate potrebbero essere state utilizzate per l’affilatura dei coltelli da cucina. Un solo utensile per più funzioni, quindi.

Altra possibilità è che il simulacro della virilità fosse un pestello per la polvere nera. La polvere da sparo fece la sua comparsa in Europa fra il 1300 e il 1400. Lo storico spagnolo Juan de Mariana (1536-1623) riporta l’uso di polvere da sparo e cannoni nella presa di Algeciras del 1344, identificando la battaglia con la prima menzione della polvere nera e delle palle di cannone in un assedio occidentale. Quindi il riferimento potrebbe essere temporalmente congruente.

L’immagine del fallo, sin dall’antichità, era utilizzata come portafortuna, un oggetto che doveva indurre forza virile.

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Maurizio Bernardelli Curuz
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