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Una magica scultura-gioiello di Yoko Ono e Lennon nelle miniere d'argento di Melle. Video



Yoko Ono, Parts of a Lighthouse, Prisma di vetro, base in plexiglass, luce, © Yoko Ono
L’arte contemporanea, a Melle, in Francia, viene esposta in chiese romaniche, palazzi, luoghi straordinari e miniere d’argento. A questo luogo misterioso, nelle viscere della terra, è stato affidato  Parts of a Lighthouse di Yoko Ono.  L’idea fu stesa, per iscritto, come un progetto e un’aspirazione, dall’artista, nel 1965: “Installi i prismi in determinate ore del giorno, in una sorta di luce serale che li attraversi; e la casa di luce appare come un’immagine in cui puoi entrare, se lo desideri. La casa della luce non dovrebbe funzionare tutti i giorni, proprio come il sole non splende ogni giorno. ” Leggendo questa descrizione nel catalogo di una mostra nel 1967, John Lennon chiese a Yoko Ono di costruirne una per il suo giardino. La chiamano “La casa del fantasma”. Un invito ad entrare nello spazio immateriale in cui sono appaiono i ricordi.
Nel bel video dei colleghi francesi  di Expo in the City vedremo la magia dell’opera installata e tanti dipinti, sculture, interazioni che fanno della città di Melle – anticamente nota per le sue miniere e la sua menta  profumatissima – uno splendido luogo di dialogo tra l’antico e il contemporaneo. L’idea trainante è che non sempre la moneta – che qui si batteva, dall’argento – è male o perdizione.  Diviene scambio, interlocuzione., contatto, commercio. “Questa specificità della città ci è sembrata un’angolazione molto contemporanea che ci ha permesso di affrontare argomenti come il denaro, lo scambio, la circolazione, il valore ma anche la pietra e il minerale – dicono i curatori Chloé Hipeau-Disko e Frédéric Legros – Con “Le Grand Monnayage” abbiamo avuto questo desiderio di raccontare storie e condividere esperienze. Melle è una fonte di ispirazione. Qui, niente cubi bianchi, ma una moltitudine di luoghi storici aperti ad artisti e visitatori: tre chiese romaniche, una delle quali era una prigione, un ex tribunale che ispirò Jean de La Fontaine e miniere d’argento, dimenticate per diversi secoli. Melle era, ad un certo punto, la città la cui produzione di denaro e monete era la più grande in tutta l’Europa occidentale ai tempi di Carlo Magno e fino al decimo secolo”.
Spinti dalle storie di ogni luogo, gli artisti si sono completamente fatti coinvolgere in questa avventura. Affascinati dalle miniere, passeggiando per le strade di Melle, hanno approfittato di questo scenario unico, facendo della città un luogo di progetti e di produzione, un territorio d’arte.
 
https://www.youtube.com/watch?v=JEZuVitcy_8