Una nuova gigantesca scultura dell’Isola di Pasqua trovata nel fondo di una palude prosciugata

La statua, che sarà recuperata, nel corso di scavi per i quali si cercano i fondi, potrebbe essere stata collocata, in origine, su un isolotto, al centro del lago, poi coperto dal fango nel corso dei secoli. Forse la testa o le teste gigantesche, dovevano apparire, prodigiosamente, al centro dello specchio d'acqua, moltiplicandosi, dabbasso, grazie al riflesso del lago.

Sul fondo di un vecchio lago prosciugato dalla siccità, al centro di una cavità che, in epoca antica, era la bocca di un vulcano, gli studenti di un’università cilena hanno trovato, sorprendentemente, la parte emergente di una statua moai, uno di quei volti giganteschi, scolpiti dagli uomini, che dominano il paesaggio visivo dell’isola di Pasqua.

La statua, che sarà recuperata, nel corso di scavi per i quali si cercano i fondi, potrebbe essere stata collocata, in origine, su un isolotto, al centro del lago, poi coperto dal fango nel corso dei secoli. Forse la testa o le teste gigantesche, dovevano apparire, prodigiosamente, al centro dello specchio d’acqua, moltiplicandosi, dabbasso, grazie al riflesso del lago.

Con il passare dei secoli, le pareti della conca del vulcano hanno subito l’erosione delle acque, portando fango e materiale nel lago.

La notizie del ritrovamento è stata comunicata dal vicepresidente degli originari dell’isola, Salvador Genua, il quale ha detto che il moai è stato scoperto durante rilievi di natura geologica, compiuti, sul campo, dagli studenti dell’Università del Cile e dell’Università di Rancagua mentre stavano facendo ricerche geologiche sul fondo del cratere. I ragazzi hanno segnalato il ritrovamento alle autorità del villaggio di Ma’u Henua. Come ha spiegato a Efe Genua. “questo nuovo moai, secondo quanto ricordano i saggi della nostra cittadina che stanno raccogliendo antecedenti e dati, serviva a delimitare il territorio dell’isola, che era divisa in due ”.

L’isola di Pasqua è famosa in tutto il mondo per le enormi figure con la faccia di pietra sparse per l’isola. Resta un mistero il modo in cui le statue furono trasportate nelle loro posizioni attuali, poiché ogni scultura pesa diverse tonnellate. Le figure moai sono la principale attrazione turistica di Rapa Nui, attirando migliaia di visitatori ogni anno.

“Questo ritrovamento è davvero una pietra miliare” ha commentato Genua, che ha chiesto sostegno allo Stato cileno e all’intera comunità internazionale per le indagini sulla nuova statua e ha ricordato che, dal 1995, queste sono patrimonio mondiale dell’Unesco.

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Maurizio Bernardelli Curuz
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