Una tela anonima appare all’asta per 5000 euro. Viene poi attribuita a Guercino. “E’ il Mosè perduto”. Il valore sale a 2 milioni

L'origine del dipinto risalirebbe al 1624, quando sarebbe entrato a far parte della prestigiosa collezione del cardinale Alessandro d'Este a Roma, un mecenate del Guercino. Dopo diversi passaggi attraverso le collezioni ducali estensi di Modena e l'occupazione napoleonica, il dipinto è stato riportato alla luce dalla galleria Moretti Fine Art nel 2023


Un dipinto italiano proposto all’asta, a Parigi, con una stima di circa di circa 5000 euro è stato acquisito da un antiquario – che ha visto in esso un’opera perduta del Guercino – e in seguito è stato attribuito ufficialmente all’autore italiano, con un balzo della valutazione economica a circa due milioni.
Waddesdon Manor, la sontuosa dimora costruita dal barone Ferdinand de Rothschild alla fine del XIX secolo, è pronta a dare il benvenuto a questa nuova opera della sua collezione permanente.

Il quadro, raffigurante Mosè, era apparso nel novembre 2022 sul mercato dell’arte, attribuito a un anonimo pittore della scuola emiliana, forse a un allievo di Reni o del Guecino. Inizialmente messo all’asta a Parigi con una stima di 5.000-6.000 euro, il quadro ha attirato l’attenzione di un offerente che ha deciso di offrire dieci volte di più per assicurarsi questa opera d’arte. A convincere l’acquirente, il raffronto con una Testa di vecchio del Guercino, conservata all’Ashmolean Museum di Oxford. Ecco, qui sotto, il raffronto.

Nel settembre 2023 – quasi un anno dopo l’asta parigina – il dipinto è riemerso alla galleria Moretti Fine Art, rivelando l’identità dell’acquirente misterioso: Fabrizio Moretti, esperto di antichi maestri e proprietario della galleria. Nei mesi successivi all’acquisto all’asta, il dipinto è stato sottoposto a un meticoloso processo di pulizia e ricerca, guidato dagli esperti Letizia Treves e Keith Christiansen. La loro conclusione ha confermato l’attribuzione del dipinto a Guercino. Appartenente alla Prima Maniera del maestro, è stato datato al 1618-19 circa. L’opera ha acquisito, in vetrina, un valore di due milioni di euro.

L’origine del dipinto risalirebbe al 1624, quando sarebbe entrato a far parte della prestigiosa collezione del cardinale Alessandro d’Este a Roma, un mecenate del Guercino. Dopo diversi passaggi attraverso le collezioni ducali estensi di Modena e l’occupazione napoleonica, il dipinto è stato riportato alla luce dalla galleria Moretti Fine Art nel 2023.

La Fondazione Jacob Rothschild ha acquisito il quadro per arricchire la sua collezione presso Waddesdon Manor, dove il dipinto si unirà al Re Davide, confermando ancora una volta il prestigio e la diversità di questa eccezionale raccolta d’arte. L’acquisizione sottolinea la continua importanza e rilevanza dell’opera di Guercino nel panorama artistico e il ruolo cruciale di Waddesdon Manor nel preservare e valorizzare il patrimonio artistico mondiale.

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Maurizio Bernardelli Curuz
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