Un’epigrafe sotto terra! Trovata ora. E’ del II secolo. Di chi parla? Di un misterioso atleta supervincitore. Chi era, cosa faceva, perché fu celebrato. Sport e salute

Le Terme del Porto dovevano accogliere marinai, cittadini, ma anche campioni sportivi che probabilmente si allenavano nelle stanze o nei giardini di quello che 1800 anni doveva essere una sorta di centro sportivo integrato. E doveva essere vantaggio pubblicitario di chi gestiva questo luogo ricordare gli Dei della salute e i supereroi sportivi che si erano formati in quel luogo.

Il momento del ritrovamento. Qui doveva sorgere una sorta di centro sportivo integrato con le Terme del Porto di Anemurium

Durante gli scavi in corso nell’antica città di Anemurium, situata nel distretto di Anamur, Mersin (Turchia), è stata fatta una scoperta significativa: un’iscrizione di epoca romana appartenente a un atleta di straordinaria potenza, risalente al II secolo d.C. Questo ritrovamento, condotto dal team del Prof. Mehmet Tekocak dell’Università di Selçuk, fa luce su un aspetto meno noto della vita in quest’antica città e offre nuove prospettive sugli eventi sportivi dell’epoca.

L’epigrafe, composta da 13 righe perfettamente conservate nella cornice marmorea di un altare o di un piedistallo alto 120 centimetri e largo 50 centimetri , menziona un atleta di nome Kaikilianos, che si distinse nella competizione di lotta nella categoria adulti.

Il promotore di questo evento sportivo, un cittadino romano di nome Flaviano, organizzava gare ogni cinque anni e premiava i vincitori. L’iscrizione indica che Kaikilianos vinse il torneo per la seconda volta consecutiva e che probabilmente gli fu eretta una statua in suo onore.

Il luogo del ritrovamento: Anemurium

Anemurium, luogo in cui si celebrarono queste gare e in cui è avvenuto il ritrovamento, era una città romana situata sulla costa mediterranea, non lontano dall’odierna Anamu, oggi sul litorale turco.. Fondata come insediamento ellenistico, la città prosperò durante l’epoca romana grazie alla sua posizione strategica lungo le rotte commerciali marittime e alla sua vicinanza alla Cilicia. Durante il periodo imperiale, la città divenne un importante centro economico e culturale.

Gli scavi presso il sito hanno portato alla luce una serie di edifici monumentali, tra cui terme, teatri e necropoli. La zona del “bagno portuale” è al centro degli studi attuali, dove è stata rinvenuta l’iscrizione. Questa scoperta contribuisce a rafforzare l’idea che Anemurium fosse un centro vivace, non solo per gli scambi commerciali, ma anche per le attività sportive. E’ assai probabile che le terme fungessero anche da centro sportivo.

Parla l’archeologo che ha scoperto il pezzo

Tekocak, responsabile del team di scavi, ha ribadito che le attività archeologiche nell’antica città di Anemurium sono condotte per conto del Ministero della cultura e del turismo e dell’Università di Selçuk sin dal 2018. In un’intervista ha affermato: “Nel 2024, come parte del progetto ‘Heritage for the Future’, abbiamo condotto scavi in diverse aree di Anemurium, tra cui la Struttura A nel centro della città e l’Harbor Bath. Proprio come l’anno scorso, l’Harbor Bath – cioè le Terme del porto ndr – ci ha fornito scoperte significative.” Probabilmente le terme del porto avevano una funzione che si estendeva anche alla salute e allo sport.

Tekocak ha continuato spiegando i ritrovamenti precedenti: “L’anno scorso abbiamo trovato una statua di una dea della salute, e quest’anno abbiamo trovato un’iscrizione in onore di un’atleta. Abbiamo trovato un’iscrizione di 13 righe, completa e intatta, per la prima volta. L’iscrizione è scolpita su un altare, che offre una base per un tavolo o una statua. La parte emozionante è che l’iscrizione ci dice il nome della persona che ha organizzato la competizione, il vincitore e la categoria dell’evento.”

Le informazioni contenute nell’iscrizione hanno svelato dettagli importanti: “Abbiamo appreso che un certo ‘Flavianus’ organizzava una competizione ogni cinque anni a suo nome. Nella seconda di queste competizioni, ‘Kaikilianos’ vinse la categoria adulti di wrestling. Questo atleta non solo vinse un premio, ma fu così importante che fu fatta un’iscrizione in suo onore. Una statua dell’atleta probabilmente un tempo si trovava in cima a questa iscrizione, forse questo atleta gareggiò in altri eventi e vinse altri premi altrove.”

Tekocak ha inoltre sottolineato l’importanza di Anemurium come centro sportivo nell’antichità, aggiungendo: “Sappiamo che gli atleti di qui partecipavano a competizioni nazionali e internazionali e vincevano premi. Pertanto, Anemurium, oltre a essere una città portuale sulla rotta commerciale del Mediterraneo orientale, era probabilmente anche un importante centro di allenamento degli atleti nell’antichità.”

Queste dichiarazioni offrono un quadro dettagliato dell’importanza delle competizioni sportive nella vita sociale di Anemurium e della centralità che il sito poteva avere nel contesto delle gare sportive dell’epoca.

L’origine del nome Kaikilianos

Il nome Kaikilianos, o nella sua forma latina Keikilianus, ha probabilmente radici greche. Forse è una “grecizzazione” del nome latino Caecilianus. Ma non si può escludere che potesse, al contempo, ricordare, Kaikias, nome di un vento greco noto per la sua impetuosità. Nella cultura greca, i venti erano spesso personificati e considerati potenti forze naturali; pertanto, è possibile che il nome abbia voluto evocare la forza o il vigore, qualità apprezzate in un atleta.

Un altro altare votivo dedicato a un omonimo

Un altare votivo dedicato a un certo Titus Caesius Keikilianus, “sacerdote di Zeus Roma e Marone”, fu trovato in Grecia durante scavi non documentati, e tale iscrizione è stata censita dagli studiosi come risalente, anch’essa al II secolo. Questo altare conferma che il nome Keikilianus o Kaikilianos non fosse un caso isolato. Altre epigrafi, dedicate ad altri personaggi, sono presenti soprattutto nel bacino del Mediterraneo.

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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa