Un uomo inglese di 53 anni, Gintaras Beimavicius, ha trovato, nei giorni scorsi, un gioiello d’oro del XIII secolo mentre esplorava un campo di piselli – ad avvenuta raccolta dei legumi – alla ricerca di oggetti di valore a Spalding, in una manifestazione di Digging History, con metal detector. Spalding è una città di 30. 000 abitanti che sorge sul fiume Welland nel distretto South Holland, nella contea del Lincolnshire, in Inghilterra.
Lo straordinaria spilla trovata tra la terra reca incisioni di lettere cifrate – che sono oggetto di studio da parte degli storici – e, nella parte superiore, sopra il cerchio della fibbia, la micro-scultura di due mani giunte che contengono una perla di fiume.
Questa simbologia potrebbe connettersi a valori spirituali – divenuti nel Medioevo-cortese anche amorosi – tratti dal Vangelo secondo Matteo – «Il regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra.» (Matteo 13,45-46) – e dal Vangelo apocrifo di Tommaso – «Gesù disse, “Il regno del Padre è come un mercante che acquista della merce e vi trova una perla. Il mercante è prudente e vende la merce ma tiene la perla per sé. Pertanto anche voi, cercate il suo tesoro che non sbagli, che è durevole, dove nessuna falena lo possa mangiare e dove nessun verme possa mangiarlo.”» (Vangelo di Tommaso, 76) -.
Il simbolo del gioiello è collegato alla capacità di chi lo indossava di discernere gli autentici valori della vita e di difenderli. Questa protezione si estendeva alla donna amata, scelta per la sua unicità preziosa.
Una prima valutazione dell’oggetto porta a una stima di 10.000 sterline, equivalenti a 11464 euro, ma il gioiello probabilmente sarà oggetto di offerte maggiori. Verrà probabilmente acquistato da un’istituzione museale della zona. Il ricavato sarà diviso tra il cercatore e il proprietario, come prevede la legge inglese sui tesori.