E’ stato venduto a un’asta di beneficenza a favore degli animali, un dipinto realizzato, in stile vangoghiano da un cane trovatello americano che “firma” utilizzando la lingua le proprie opere. L’opera – una delle numerose all’asta – è stata battuta a 10mila dollari.
I cani – a differenza dei maiali che hanno un muso molto ricco di muscoli e di terminazioni nervose- hanno una minor propensione per la pittura. Per quanto guidati dagli istruttori, incontrano maggiori difficoltà nella nobile arte del pennello. Il muso dei nostri quattrozampe è infatti piuttosto rigido.
Così gli istruttori di un centro per il recupero di animali abbandonati hanno adottato un nuovo sistema per far dipingere i cani stessi. Prendono un cellophane e, da un lato, lo riempiono di colori. Poi appoggiano delicatamente il cellophane bagnato di colore sulla tela. A questo punto, sulla parte esterna di foglio di plastica distribuiscono burro di arachidi, del quale i cani americani sono molto ghiotti. Il cane, leccando la leccornia, preme sul cellophan e il colore viene così steso indirettamente sulla tela.
Il maestro di tale pratica è un ex cane da combattimento, che ha perso un padiglione auricolare durante un proibito scontro agonistico. Proprio per questa amputazione è stato chiamato Van Gogh, poiché il grande pittore olandese si era tagliato il padiglione auricolare.
E’ stato divertente verificare se oltre all’amputazione, il cane condividesse, con il grane artista, la propensione per la pittura. Cellophane, tela e burro d’arachidi. E tutto è fatto. Il cane Van Gogh ha dipinto più di 150 opere.
Tutti i proventi dell’asta del cane Van Gogh andranno a beneficio degli sforzi di salvataggio di Happily Furever After, specializzato in cani come i pitbull, che a volte possono avere difficoltà a trovare una casa.