Tutto parte da Cézanne, dalla sua osservazione strutturale della realtà, rappresentata come una somma di linee chiuse, tendenti al geometrismo. Cézanne è l’anello di congiunzione principale tra la rivoluzione impressionista e la modernità. Braque attinge da lui. E il Cubismo si sviluppa proprio da un approfondimento di quelle strutture. Georges Braque significa Cubismo. Nato ad Argenteuil il 13 maggio 1882 – nella zona e negli anni degli impressionisti – , morì a Parigi 31 agosto 1963. Iniziò la sua carriera d’artista guardando ai Fauves – Henri Matisse , André Derain e Othon Friesz – ma, appunto, anche a Cézanne. Nell’estate del 1906 produsse all’ Estaque, nel Sud della Francia, dipinti nei quali rappresentava case a forma di cubi. Per questo, Matisse, osservando le sue opere parlò di cubismo.
Studiando metodicamente le linee di contorno di Paul Cézanne, Braque giunse gradualmente a composizioni nelle quali le linee cezanniane venivano spezzate dalla luce, come in Natura morta con brocche . A partire dal 1908 avviò la frantumazione di ogni visione tradizionale , giungendo al periodo comunemente noto come cubismo (1911-1914). Egli poi utilizzò forme geometriche, prevalentemente in nature morte , introducendo nei suoi dipinti lettere a stencil e collages . Reale ” pensatore ” del cubismo, ne ha sviluppato le leggi della prospettiva e del colore.
Mobilitato per la Grande Guerra, nel corso della quale rimase ferito gravemente , il pittore abbandonò le forme geometriche per nature morte in cui gli oggetti si ricompongono in piani . Durante il periodo successivo, fino al 1930 , ha prodotto paesaggi e figure umane. I suoi dipinti più noti sono quelli che raffigurano gli uccelli (1953) che adornano il soffitto della stanza Enrico II, nel Museo del Louvre . Ha anche creato sculture, vetrate , disegni di monili.
Nel 1961, due anni prima della morte , una retrospettiva della sua opera si svolse proprio al Louvre. Fu una sorta di incoronazione. Braque è stato il primo artista vivente del quale sono state esposte le opere in quel museo.
Uomo discreto, poco incline alle relazioni pubbliche, l’artista è stato un intellettuale di notevole spessore, appassionato di musica e poesia. Era amico di Erik Satie amico, René Clair, Alberto Giacometti . Si è spento a Parigi il 31 Agosto 1963. Al funerale di Stato, André Malraux tenne l’orazione funebre.
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