Secondo il The New York Times , almeno due importanti musei di New York hanno ancora opere d'arte di Banksy che sono state surrettiziamente appese dal misterioso artista di strada quasi un decennio fa. Il Brooklin Museum si vide appendere al muro, come l'uovo di un cuculo tra dipinti autentici, un ritratto di un ufficiale di epoca coloniale con un cappotto rosso in possesso di una bomboletta di vernice spray con graffiti contro la guerra sullo sfondo. Sally Williams, portavoce del museo, ha detto : «Lo abbiamo identificato e adesso è in nostra custodia, ma non sappiamo come restituirlo al legittimo proprietario." Nel frattempo, al Moma, Banksy ha lasciato un dipinto di una lattina di zuppa di crema, in un ascensore
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LA MOSTRA - L’affascinante rispecchiamento tra critica e arte, tra ricerca storiografica e produzione artistica nell’arco di più di cinque secoli è il tema della mostra "Piero della Francesca. Indagine su un mito", dal 13 febbraio al 26 giugno 2016 ai Musei San Domenico di Forlì
Due preziose tavole disegnative che documentano la scoperta dei finestroni del Broletto durante i restauri di fine Ottocento sono state donate dal professor Allfonso Panzetta, eminente studioso di scultura, docente all'eccademia di Bologna, Direttore del museo del Cassero di Montevarchi, in provincia di Arezzo a lla fondazione Folonari Cab. Le opere costituiranno un elemento da cui partire per una valorizzazione turistica dell'antica sede Comunale , monumento che presenta straordinari elementi architettomici, scultorei e pittorici, non ancora abbastanza conosciuto. L'operazione di consegna dei lavori di Premoli è avvenuta nelle scorse ore. Alfredo Premoli (Brescia, 1876- Lanzo Torinese, 1967) fu un importante architetto italiano nell’ambito Liberty e Dèco. Tra i suoi progetti più significativi, il primo stabilimento della Fiat a Torino. E’ fratello maggiore di Rodolfo Premoli, pittore che si formò all’Accademia di Torino
Sorto negli Stati Uniti alla fine degli anni ’70, il Pop Surrealism si è oramai diffuso a livello internazionale. Nei dipinti di questo genere, il repertorio iconografico della Pop art si trasforma grazie ad una sorprendente rielaborazione onirica
Dal 16 ottobre 2015 al 17 luglio 2016 il Museo Civico Archeologico ospita Egitto. Splendore Millenario, l’esposizione prodotta da Comune di Bologna | Istituzione Bologna Musei | Museo Civico Archeologico e da Arthemisia Group e curata da Paola Giovetti, responsabile del Museo e Daniela Picchi, curatore della sezione egiziana.
La giovane artista: "Io disegno, creo; mio fratello trasforma i miei pensieri in concrete strutture attraverso un lavoro di rielaborazione computerizzata dei miei studi grafici grazie alla sua grande abilità nel gestire programmi che generano immagini 3D. Applicando poi tali risultati alle sue stampanti 3D escono prima dei piccoli prototipi, poi, spezzettate,anche opere di grandi dimensioni che sono da riassemblare. I materiali che possiamo utilizzare sono l'ABS o il PLA. Aisha e No Name sono stati stampati in PLA completamente biodegradabile e translucido. I vari pezzi si devono assemblare con pazienza infinita e collanti acrilici".
Lo studioso: "E' proprio all’alba del ritorno della Signoria di Venezia sul territorio bresciano (1516-1517) che il pittore più misterioso ed affascinante del Cinquecento bresciano dispiega un canto trionfale di gioia e di colore in una tavola fino ad oggi dimenticata dalla storiografia artistica. Si tratta della pala dell’altar maggiore della Parrocchiale di Quinzano d’Oglio – un tempo attribuita dubitativamente al Moretto ed oggi passata come opera del Ferramola - che celebra il Cristo risorto ed i Santi Faustino e Giovita in armi, al culmine dell’entusiasmo per la liberazione dagli stranieri e per lo scampato pericolo della peste del 1512- 1513".
Lionello Puppi indaga per Stile sul caso della morte del figlio del celebre architetto. Perché il corpo non venne sepolto nei tempi di legge? Un’autopsia per conoscere le cause del decesso di Leonida che, anni prima, aveva ucciso, durante un festino, il marito della donna da lui concupita
I suggerimenti per una settimana all'insegna dell'arte e della cultura, dalla redazione di Stilearte
Da oltre mezzo secolo gli abiti-sculture di Roberto Capucci incantano il mondo, nel perfetto equilibrio di esplosioni barocche e sapiente rigore formale. Ed i più celebri musei si contendono le sue opere. Il maestro si racconta in questa lunga intervista