QUI LA VERA STORIA - Lavinia Fontana e lo Spagnoletto furono tra i pittori chiamati a documentare anomalie scientifiche da camera delle meraviglie. Dal ritratto della bambina-scimmia a quello della famigliola, in cui la mamma ha una barba fluente. Un interesse barocco, tra stupore e scienza, al servizio del vero
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Quattro talenti, tre generazioni, una famiglia di creativi alla mostra Opere di Lorella Facchetti, Moira Facchetti e Lucia Leali, che si apre con le robuste e rapide note del chitarista Lorenzo Gusinu, che viene qui festeggiato anche per un importante riconoscimento intenazionale, giunto nelle scorse settimane. L'appuntamento è nel Laboratorio di via Mazzini 2, a Bedizzole in provincia di Brescia. La mostra sarà inaugurata da Maurizio Bernardelli Curuz alle 16 di domenica 4 dicembre 2016 e si protrarrà sino al 31 gennaio 2017 . Tutti sono attesi. La scelta della creatività, accanto a professioni importanti, permea questa bella e attiva famiglia bresciana. Capostipite, sotto il profilo del giardino delle muse, è Lucia Leali, pittrice; poi ecco le due figlie, Lorella e Moira Facchetti. E il figlio di Lorella, Lorenzo Gusinu. E' in questo nucleo unito che sono nate e cresciute tante idee, tante preziose contaminazioni, tante analisi congiunte, ma anche, pur dalla derivazione da un ceppo comune - una figurazione poetica - gli stili personali, inconfondibili. E' questo fare, creando forme nuove, che è giunto come esempio al giovane Lorenzo Gusinu. che ha imboccato una strada parallela, quella della musica, nella certezza che le linee dei pittori e dei musicisti si uniscono ben prima del punto dell'orizzonte, con una serie di trasferimenti storici e di dialoghi che si sono fatti sempre più intensi a partire dal Novecento. La mostra Opere intende soprattutto fare il punto del lavoro di Lucia Leali, Lorella Facchetti e Moira Facchetti
L'abbiamo intervistata: "Ho una formazione classica…dopo il diploma di restauro e i numerosi anni dedicati al restauro di opere anche molto importanti del passato, il passo successivo è stato intraprendere la carriera artistica. Inizialmente in ambito pittorico iperrealista, ho successivamente ‘contaminato’ tale linguaggio con suggestioni pop, per poi approdare nell’ultimo periodo ad esiti stilistici avvicinabili ai movimenti cinetici, geometrici e concretisti, utilizzando quindi l’iperrealismo come mezzo e non più come fine".
"L'imbarcazione maggiore in piena controluce diviene bruna fino ad annerire. Il cielo è greve di tempesta, ma, da uno spiraglio, scende una luce dorata. Si fa oro intenso sull'acqua immota. Martini qui gioca sapientemente rievocando la pittura romantica e proponendo un acceso contrasto tra luce ed ombra, con numerosi preziosi accordi atmosferici. Un quadro che vibra di intensità". L'opera rientra nell'attività l'Arte per tutti promossa da Stile arte, individuando dei pezzi molto significativi, a partire da un euro, su Catawiki, leader delle aste d'arte on line, nel mondo. Chi volesse acquistare quest'opera può fare la propria offerta, cliccando sul link di Catawiki, qui sotto
Hockney risponde alle domande di Stile: “Nella camera ottica non solo era possibile ricalcare le linee dei volti o degli oggetti, ma si poteva tranquillamente dipingere”. Ecco le prove a carico di un’utilizzazione diffusa delle lenti e degli specchi in pittura tra XV e XIX secolo. E Caravaggio?
Celebrata da grandi scrittori, fra cui D’Annunzio, al centro di una leggenda che le attribuisce speciali poteri propiziatori, la statua funebre di Guidarello Guidarelli è oggetto di una venerazione affatto scalfita da dubbi attributivi. Nel passato,secondo le testimonianze orali, che sono state tramandate a Ravenna, alcune donne facoltose ottenevano, pagando il guardiano, la possibilità di essere chiuse all'interno della stanza, da sole, potendo godere così, come amanti, la bellezza del condottiero.
Dalle norme di Vitruvio a una ricerca personale delle strutture sottese ai dipinti. Il fine di Leonardo era quello, sulla traccia degli antichi, di creare un'impaginazione e una posa dei suoi personaggi che fossero perfettamente armoniose. Solo attraverso l'uso di sottese figure geometriche, che egli aveva evidentemente intrioiettato in anni di esercizio, era possibile raggiungere il principio di una statuarietà divina
Quanto hanno contribuito, questi volti e questi corpi, a costruire l'immagine femminile del Novecento, l'indirizzo a cui tendere? Le star del cinema hanno scolpito una infinita variante di tipologie femminili alle quali l'immaginario popolare ha attinto. Nuove divinità, dive, appunto. E tu di che Diva sei? A chi assomigli di più? A chi ti senti più vicina? E se sei un uomo: quale donna di queste avresti voluto come compagna? Cosa ti affascina di lei? Un piccolo gioco tra introspezione e analisi dei miti collettivi