L'artista risponde alle domande di Stile arte. La sua opera Multifarfalle si è aggiudicata il terzo gradino della sezione fotografia: "Il tema che ho voluto trattare nelle mie opere parla di Identità, ovvero come rappresentare stati di anima come metafore artistiche. C’è anche una ricerca sui concetti intercorrenti tra corpo, spazio e movimento. Ovvero come rappresentare il movimento nell’immagine fissa. Per la realizzazione ho creato la composizione, lavorando sul chiaro /scuro, poi ho rielaborato le mie immagini tramite diversi programmi digitali per arrivare a un ’espressione pittorica"."
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Il corso è rivolto tanto a chi vuole muovere i primi passi creativi nell’ambito artistico, ma pure a coloro che già dipingono e che si vogliono confrontare con tecniche o materiali nuovi o sono interessati culturalmente a conoscere nuove modalità espressive o i segreti della pittura antica o a raccogliere qualche idea nuova, per adattarla e trasformarla.
Alle 15.00 sarà designata la città capitale 2018. Segui qui la diretta
L’opera era coperta da un dipinto di un allievo del Vecellio, che aveva rielaborato la tela, lasciata incompiuta dal maestro, trasformandola in “Tobia e l’Angelo”, in modo tale da essere venduta più facilmente. Verso metà del ’700 il quadro fu comprato dallo zar Nicola I dalla Collezione Barbarigo di Venezia. Più tardi fu acquistato dal conte Tyszkiewicz di San Pietroburgo, e in seguito da Renè Gimpel, noto collezionista francese. Quest’ultimo, allo scoppio della seconda guerra mondiale, prese parte al conflitto, schierandosi con la Resistenza, e spedì tutti i suoi dipinti a Londra, senza che nessuno ne conoscesse l’esatta ubicazione.
Michelangelo, Leonardo, Botticelli, Piero della Francesca..... In rapida sequenza, in questo video di circa 14 minuti, ecco una selezione dei capolavori assoluti che hanno rivoluzionato il mondo dell'arte.
Stile intervista il vincitore del secondo premio pittura al Nocivelli. L'artista:"Il metodo ricorrente di questi ultimi anni è proprio l’uso della fotografia come pretesto da cui partire per realizzare l’opera. Quindi il paesaggio reale, in questo caso, si trasforma in paesaggio inventato, dove trova collocazione il mausoleo di Teodorico di Ravenna, edificio dell’antichità bizantina, che fu costruito in prossimità della spiaggia poiché all’epoca la città era bagnata dal mare. La tecnica di esecuzione è quella mista: l’uso del disegno tratteggiato a china con sovrapposto il colore steso con pennarelli pantone e pastelli, oltre al collage fotografico a completamento dell’opera".
Parla l'artista: “Senza Titolo #F23” è l'opera con cui ho partecipato al premio Nocivelli: si tratta di sagome di carta sospese su chiodi di diversa altezza che creano un'architettura tridimensionale. Nasce da una riflessione sul presente: ho voluto esorcizzare il senso d'oppressione che si prova durante l'adempimento degli obblighi fiscali, scegliendo una carta emblematica, moduli F23 e F24, e dandole forma seguendo i parametri d'armonia che contraddistinguono la mia ricerca. Il senso di movimento, a cui solitamente tendo sia per ricerca formale che per l'idea di libertà che esso suscita, in quest'opera è sostituito da una composizione rigorosa, metafora del senso di staticità che pervade la società di oggi"
Twombly è conosciuto per il suo modo di sfuocare la linea tra disegno e pittura. Molte delle sue opere di pittura più note dei tardi anni cinquanta e primi anni sessanta ricordano i graffiti accumulati in anni sui bagni dei gabinetti, mentre quelle dei tardi anni Sessanta ricordano delle e tracciate in corsivo. A questo punto abbandona la pittura come rappresentazione, citando la linea o macchiando ogni segno con la sua propria storia, come soggetto a sé
Denti di squalo contro i veleni, prodigi naturali, straordinari artificialia. Abbate racconta nascita e sviluppo della Wunderkammer tra manierismo e barocco. Luoghi incantati in cui venivano esposti oggetti naturali o artificiali, dotati di bellezza e magia. La wunderkammer italiana reca, accanto agli oggetti stravaganti che fanno tradizionalmente parte delle stanze nordiche, reperti archeologici ed antiquari. Le nostre stanze sono più aperte alla solarità mediterranea
L'ARTE E L'ESOTICO - Del tutto insolita l’iconografia di questa Adorazione dei Magi di un anonimo portoghese di inizio Cinquecento, conservata al Museo di Viseu. Ai tre personaggi della tradizione l’autore ne affianca un quarto, un indio appunto, che offre a Gesù Bambino pepite d’oro contenute in un guscio di noce di cocco.