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Professore di geografia sistema angoli incolti del proprio giardino. Riaffiora una pietra, con incisioni strane. Gli archeologi: “E’ preziosa”


Un’incredibile scoperta archeologica è stata recentemente effettuata da un insegnante di geografia nel cuore di Coventry – città inglese che sorge a 153 chilometri a nord-ovest dal centro di Londra – mentre si dedicava alla sistemazione del giardino della sua casa. Quello che sembrava inizialmente una semplice sasso dalla forma oblunga si è rivelato essere un importante manufatto storico, che porta alla luce un frammento prezioso della storia celtica dell’area.

Graham Senior, 55 anni, ha scoperto casualmente il sasso di arenaria mentre puliva un aiuola del suo giardino, in un punto discosto, poco utilizzato della proprietà. Ciò che ha attirato la sua attenzione sono state delle incisioni misteriose sulla superficie della pietra. Intuendo che potesse trattarsi di qualcosa di significativo, ha deciso di approfondire la questione inviando delle fotografie a un archeologo. Il sasso, lungo 11 cm e pesante 139 g, presenta incisioni su tre dei suoi quattro lati, il che indica nella sua origine un possibile scopo cerimoniale o commemorativo.

Le incisioni sulla roccia si sono rivelate appartenere all’alfabeto ogham, utilizzato nell’alto medioevo soprattutto per scrivere in lingua irlandese o in celtico. Questo sistema di scrittura, precedente all’uso della scrittura latina insulare, offre uno sguardo prezioso sulla lingua e sulla cultura dell’epoca.

La scoperta ha attirato l’attenzione degli esperti, tra cui Katherine Forsyth, professoressa di studi celtici all’Università di Glasgow, che ha confermato l’autenticità delle incisioni e la loro probabile datazione tra il V e il VI secolo, se non addirittura al IV secolo.

Secondo Teresa Gilmore, archeologa e ufficiale di collegamento per lo Staffordshire e le West Midlands con sede presso i musei di Birmingham, la scoperta è straordinaria e fornisce una nuova visione dell’attività altomedievale a Coventry. Questo ritrovamento, insieme ad altri, contribuisce a completare il puzzle della storia locale, offrendo nuove informazioni e spunti di ricerca.

L’iscrizione sulla pietra, “Maldumcail/ S/ Lass”, suggerisce il nome di una persona, Mael Dumcail, seguito da un termine meno chiaro che potrebbe indicare un luogo. Questo porta a speculazioni su possibili collegamenti con individui provenienti dall’Irlanda o con i monasteri altomedievali della regione.
L’Alfabeto ogamico, noto anche come Ogham craobh o Beth-Luis-Nion, è un sistema di scrittura utilizzato principalmente nelle lingue celtiche antiche. La sua caratteristica distintiva è l’assenza di lettere con forme diverse; al contrario, le lettere sono rappresentate da un diverso numero di incisioni a destra, a sinistra o attraverso una linea centrale.

La storia dell’Ogham risale al V-VI secolo d.C., con i primi testi che si trovano principalmente su pietre, spesso utilizzate come cippi funerari. Queste pietre, sparse intorno al Mare d’Irlanda, testimoniano l’uso diffuso di questa scrittura in luoghi come l’Irlanda, il Galles e l’Isola di Man, con inferiori evidenze anche in altre regioni come l’Inghilterra, la Scozia e le Isole Shetland. Tuttavia, l’Ogham doveva essere stato originariamente utilizzato su supporti di legno o corteccia, oggi per lo più deperiti. Anche se la sua diffusione principale è associata alle iscrizioni su pietra, l’Ogham è stato impiegato sporadicamente per annotazioni su manoscritti fino al XVI secolo.

L’alfabeto ogamico è composto da venti lettere, chiamate feda, divise in quattro serie o aicmí, ciascuna delle quali prende il nome dalla sua prima lettera. Le prime tre serie sono composte da consonanti, mentre l’ultima serie è formata da vocali. Ogni lettera è associata simbolicamente a un albero specifico, il che riflette l’origine dell’Ogham come “scrittura arborea”.

Inoltre, nei manoscritti sono presenti ulteriori lettere chiamate forfeda, che ampliano l’alfabeto base. Un esempio di iscrizione ogamica su pietra può essere trovato ad Ahenny, nella contea di Tipperary, su una pietra tombale risalente al 1802.

La pietra, dopo essere stata accuratamente studiata dagli esperti, è stata donata in modo permanente all’Herbert Art Gallery and Museum di Coventry da Graham Senior. Sarà esposta al pubblico nella prossima mostra “Collecting Coventry”, prevista per l’11 maggio.

Ali Wells, curatore del museo, ha espresso la sua sorpresa e ammirazione per la scoperta, sottolineando l’eccezionalità del ritrovamento in una città come Coventry, che non è nota per le sue scoperte archeologiche. L’inclusione di questa pietra nella mostra sarà senza dubbio un momento significativo per la comunità locale e per gli appassionati di storia.