Non sappiamo se Nadar avesse prodotto anche immagini pornografiche - cioè di attività sessuali -, ma, per quanto praticamente sconosciuta, egli firmò con la sigla N - Nadar - una linea di alcuni splendidi nudi artisti. Maestro assoluto del ritratto - che egli rendeva, attraverso le luci - in forma pittorica e invitando il soggetto ad una scioltezza naturale che permettesse l'emersione dei moti dell'anima, Nadar fu anche un ottimo creativo
Posts published in Giugno 2018
L'informale è nato, rispetto all'astratto, assecondando l'estetica funzionalista, vicina al design. Hai una parete che vuoi rendere colorata con un bel quadro informale, che richiami i colori della stanza stessa o ne costituisca un punto di contrasto cromatico? Guarda gli effetti che puoi ottenere
Il minimalismo pare travolto dalla possibilità della massa di scattare immagini. Così il fotografo deve inerpicarsi su cime espressive molto più complesse e praticamente irraggiungibili dai fotografi non professionisti. DDiarte cita rapidamente un quadro o un autore, ma successivamente, nello stesso scatto, ne riscrive composizione e scena. Si passa dalle atmosfere dei Trionfi del primo Rinascimento a di Pietro da Cortona e del barocco, da uno stile botticelliano a David. Buona parte delle opere sono affollatissime, con modelle e modelli in pose plastiche ed eloquenti, come nella tradizione barocca. Assistiamo a una riscrittura della storia dell'arte, affrontata con il massimo virtuosismo e la massima tensione espressiva, contenuta, al limite dell'esplosione, da un canone composto
Mentre con i decenni l'atteggiamento si è uniformato, a livello mondiale, nel XX secolo esisteva una specificità del latin lover, l'amante latino. Un modo diverso di porsi; una capacità di utilizzare sguardi, fiori, attenzioni, parole, galanterie, attenzioni in grado di sedurre soprattutto le donne nordiche, meno abituate, dai propri compagni, a queste gioiose e divertenti ritualità. Picasso fu uno straordinario latin lover. In genere il maschio latino amava utilizzare questi approcci teatrali di romanticismo barocco perchè riteneva di poter raggiungere con efficacia e rapidità il proprio fine, che, nella maggior parte dei casi, era finalizzato a una rapida e concreta consumazione del rapporto. La vita sentimentale di Picasso fu turbinosa, anche se possono essere posti in luce, quantomeno all'inizio, ricerche di forti corrispondenze sentimentali. Picasso non era soltanto, come si ritiene, un robusto consumatore di sesso
Nel 1219, san Francesco d'Assisi incontra il sultano d'Egitto a Damietta, sulle rive del delta del Nilo, nel pieno della follia omicida della quinta crociata. 800 anni dopo il Papa è giunto a un incontro tra cristianesimo e Islam. Questo aspetto. legato a San Francesco, è stato comunque reso poco evidente, a livello di mass media nel timore che fosse equivocato. Francesco era partito nel 1217, per convertire gli "infedeli". A causa del naufragio della nave aveva rinviato il viaggio ed aveva raggiunto Damietta, in Egitto, successivamente. Fu presente alle azioni della V Crociata nel 1219. I cristiani assediavano la città, tra le paludi. Francesco tentò di fermare nuovi attacchi, ma non fu ascoltato. Fonti non francescane rivelano questa sua presenza nel campo, nelle cronache dei presenti, e l'azione da lui svolta per evitare uno scontro con i musulmani
Dall’intimo dialogo con Viareggio, città prediletta che più di ogni altra ne ha influenzato la sensibilità visiva, la Fondazione Matteucci maturò l’idea della mostra dedicata a quella lunga e felice stagione balneare, durante la quale nessun altro meglio di Moses Levy è riuscito a tradurre l’immagine scintillante e ruggente di una società vacanziera e mondana, al passo con i tempi. Sono gli anni che vanno dal primo conflitto mondiale alla grande depressione, ma ad un quadro tanto drammatico la sua vena creativa reagisce decisamente controtendenza con opere fondamentali, destinate a definirne la fisionomia europea.
Inserita nel gruppo delle isole Borrome, sul lago Maggiore, perchè di proprietà delle nobili famiglie alle quali appartenevano san Carlo e il cardinale Federico, l'Isola Bella si trova nel golfo dedicato all'insigne famiglia che ancora ne ha la proprietà, a circa 400 metri al largo di Stresa. Misura 320 metri di lunghezza e 180 di larghezza ed è in gran parte occupata dal giardino all'italiana del palazzo Borromeo, che occupa la costa nord-occidentale dell'isolotto.
I Borromeo, il cui cognome originario era Vitaliani e provenivano dall'omonima località nel Padovano, ricevettero questa zona in feudo dai Visconti. Vitaliano I Borromeo fu il primo a concepire il progetto di un incredibile palazzo sull'isola Bella. Ma esso venne realizzato in seguito, soprattutto dal 1632: in quell'anno Carlo III Borromeo iniziò la costruzione di un grandioso palazzo dedicato alla moglie, Isabella D'Adda, affidando i lavori al progettista milanese Angelo Crivelli, al quale si deve anche la progettazione dell'impianto di base dei giardini. Di fatto , ogni generazione completò o consolidò lo splendido gioiello architettonico.