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Posts published in Agosto 2018

Valentin de Boulogne in 5 punti. Chi era il caravaggesco morto ubriaco dopo un tuffo nella fontana? Video

Certamente egli ebbe conoscenza indiretta di Caravaggio attraverso le testimonianze pittoriche e tecniche maturate con la frequentazione di Cecco del Caravaggio - prima garzone e modello del Caravaggio, poi collaboratore, infine artista autonomo - di Bartolomeo Manfredi e dello Spagnoletto. Michelangelo Merisi arriva a lui attraverso la mediazione degli allievi. Infatti, stilisticamente, egli presenta opere che rafforzano l'interesse per la pittura di genere, in situazioni spesso molto ricche di personaggi - alcuni dei quali ripresi dai disegni del maestro stesso o da Cecco del Caravaggio, realizzate con velature, utilizzando anche quell'azzurro che non appartiene alla tavolozza del pittore lombardo. I suoi ambienti sono più chiassosi, la tavolozza è più ampia, la pittura meno compatta, sotto il profilo della pennellata, rispetto al capostipite

Andrey Remnev (1962), una pittura di citazioni, da Klimt ai preraffaelliti, passando per Magritte. Video

Fortemente ispirati alla pittura del passato, i dipinti di Andrey Remnev sono interpretazioni ipnotiche. L'artista è nato (1962) e cresciuto a Yachroma, vicino a Mosca. Numerose le citazioni, nei suoi dipinti frutto di una tecnica sorprendente: ritornano spesso il mondo di Klimt e quello dei preraffaelliti, filtrati attraverso la visione onirica di Magritte. Spesso l'artista gioca su ricchissimi fondali decorati e ricava il vuoto e il pieno, attraverso parti non dipinte nel dettaglio, ma affidate a schermi vuoti. Andrey Remnev riesce ad ottenere straordinari effetti luministici, anche utilizzando colori realizzati a mano con pigmenti naturali, mescolati con tuorlo d'uovo.

Georgia Totto O’Keeffe (1887-1986), quei grossi fiori carnosi che ricordano l’eros. Il video

A partire dal 1929 passò diversi mesi dell'anno nel Nuovo Messico, dipingendo alcune delle sue creazioni più famose in cui sintetizza l'astrazione con la rappresentazione di fiori e paesaggi tipici della zona, per lo più colline desertiche disseminate di rocce, conchiglie e ossa animali. I contorni sono increspati, con sottili transizioni tonali di colori che variano fino a trasformare il soggetto in potenti immagini astratte, talvolta trasfigurate in senso erotico. Negli anni trenta e Quaranta O'Keeffe ricevette commissioni e lauree honoris causa da numerose università

Tina Modotti quotazioni gratis – Biografia e immagini

E’ lo zio Pietro, che ha un piccolo studio fotografico, ad avvicinarla, per primo, alla fotografia. Nel 1913 si trasferisce a San Francisco, raggiungendo il padre che era già emigrato e trova un lavoro in una fabbrica tessile, iniziando anche ad affacciarsi nel mondo della recitazione teatrale. Sposa nel 1918 il pittore Roubaix "Robo" de l'Abrie Richey, e con lui sceglie di andare a vivere a Los Angeles, dove Tina nutre la speranza di affermarsi come attrice, esordendo nel 1920 con il film The Tiger’s Coat

Piero Manzoni: il “paradiso” nel palazzo di Soprazocco, tra spensieratezza e nostalgia. Il video

Facile riconoscerlo, Piero, in quell’istantanea che lo ritrae a tre anni, nel settembre del 1936. Facile perché quell’espressione di eterno bambino, gli occhi sgranati ad assorbire il mondo, con infinita, inesausta curiosità, lui non la perderà più. La ritroviamo nelle foto che lo immortalano, adulto e famoso, mentre discute con i suoi altrettanto celebri colleghi, o compie performance oramai consegnate alla storia dell’arte. Immutato è lo sguardo, immutato è lo stupore che vi riluce.
Il Piero della fotografia di cognome fa Manzoni. Le colonne alle sue spalle sono quelle del loggiato della casa di famiglia, a Soprazocco. Qui, uno dei maggiori artisti italiani del secondo Novecento ha trascorso le proprie vacanze negli anni dell’infanzia e dell’adolescenza. Qui tornava anche dopo, in quello che considerava un po’ il suo buen retiro, il suo incognito asilo dell’anima.
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Il diverso significato del teschio nell'arte. E come realizzarlo in pochi minuti con la creta. Il video

Il teschio, nei dipinti e nelle opere, è certamente un retaggio della poetica barocca e pre-barocca. Lo troviamo come elemento di meditazione sulla morte , accanto a diversi santi, tra i quali  San Girolamo e Maddalena e, diffusamente, accanto agli eremiti. La meditazione sulla morte da parte dei Santi nasce dalla consapevolezza che essa resta un mistero vinto da Cristo, per tutti gli uomini, senza differenza di etnia. Il suo messaggio di amore universale trae ogni uomo del limbo in cui permane. Se il teschio appare accanto ad un santo, esso è elemento di meditazione e di passaggio alla vita eterna. Il teschio è utilizzato nelle nature ricorda invece, all'osservatore, che i piaceri dei sensi possono distoglierci dalla meditazione sulla fine, che ci aspetta, insuperabile, se non ci si affida alle cure di Cristo e se ci si affida solamente ai piaceri terreni, aumentando l'assetto egoistico

Sei mai entrato nel deposito di un museo? Ecco com'è strutturato, in tutta Europa. Il video

I depositi dei musei sono come la massa sommersa di un iceberg, rispetto alla punta, in evidenza.  I pezzi d'arte e di archeologia contenuti sono numerosissimi. Una delle nuove frontiere da percorrere in campo espositivo è quella di smobilitare questi pezzi, che attraverso scambi con altri musei, potrebbero consentire di ottenere opere che sono funzionali qui e che non suscitano interesse in un'altra realtà. Questi materiali, com'è avvenuto per il Louvre- Lens, potrebbero poi confluire anche in un musei decentrati, realizzati nelle zone dove pesante è la crisi dovuta al crollo di attività economiche, legate ad attività chiuse - miniere, grosse industrie siderurgiche ecc -. I depositi moderni di quadri sono strutturati, a livello di conservazione dei dipinti, attraverso rastrelliere estraibili di reti di metallo. I quadri vengono appesi alla rete e pertanto evitano problemi di muffe o di accumuli di umidità perchè sono scoperti sia ante che recto. Visitiamo, nel video, il deposito del museo d'Angers, tenendo conto che ormai la tipologia conservativa diffusa è proprio questa

Addio Frida Kahlo, le riprese originali del lavoro della pittrice nel letto e delle esequie.

Il marito, Diego Rivera, affranto. Un dolore diffuso e vero, nella chiesa. E' il luglio del 1954 e familiari e amici portano l'ultimo saluto a Frida Kahlo, all'anagrafe Magdalena Carmen Frida Kahlo y Calderón (Coyoacán, 6 luglio 1907 – Coyoacán, 13 luglio 1954), la grande pittrice messicana. Una vita, la sua, segnata da gravi problemi di salute. Eppure, come vedremo nel filmato, anche l'infermità non le impedì di lavorare, restando a letto, come faceva anche il grande Matisse

Dipingere "alla prima" due uccellini su un ramo fiorito, con prospettiva aerea del fondale. Il video

Il lavoro effettuato dal pittore, nel video, ci consente di capire cosa significano le locuzioni "dipingere alla prima" e "prospettiva aerea". Dipingere alla prima significa affrontare la tela o il supporto, direttamente con il pennello, senza disegni preparatori o cartoni. La scelta di affrontare la pittura in questo modo risiede nel fatto che il disegno è molto vincolante e tende a rendere il dipinto molto definito e pesante, innaturale. I volumi vengono dati, in questa modalità, attraverso tonalità luminose dei punti colpiti dalla luce che sono in grado di trasferire l'idea di tridimensionalità e di massa. "Prospettiva aerea". E' la sfocatura e la natura sgranata che assume un fondale lontano o un paesaggio, alla distanza, specie se noi osserviamo oggetti in primo piano. La prospettiva aerea è ottenuta attraverso una minor definizione dei secondi piani. Nei paesaggi di fondale molto lontani alla sfocatura viene anche aggiunta una nebulosità azzurrina, provocata, in natura, dalla presenza di umidità nell'aria che diventa più pesante in un punto lontano, poichè, al nostro occhio, essa è somma di tutte le evaporazioni che il nostro sguardo incontra per arrivare ai punti distanti

Le nuvole vengono fatte muovere in una stanza. L'omaggio di Kohei Nawa all'arte giapponese. Il video

Giapponismo è un termine con il quale si determina la forte influenza delle arti figurative giapponesi sulle espressioni plastiche, sulla moda e sulle decorazioni europee, nell'Ottocento. Le collezioni di ceramiche, dipinti e abiti incisero profondamente sulla modalità francese di rappresentare la realtà e contribuirono alla formazione dell'impressionismo - soprattutto attraverso l'assunzione di punti di vista inconsueti e un'intensa poetica della natura - e del postimpressionismo simbolista - con i colori piatti e un'intensa religiosità vitale delle opere-. L'estate parigina del 2018 è stata caratterizzata da mostre e incontri sull'influenza dell'arte giapponese in Francia.
Tra gli appuntamenti, anche la mostra Fukami, dedicata all'estetica del Paese del sol levante. Nella mostra anche un'installazione sorprendente di Kohei Nava (1975), che rappresenta novole in movimento, in una stanza del museo