6 cose che non sapevi sui colori

Credi di sapere tutto sui colori? Ecco sei punti che forse ti sfuggono e che possono alimentare la tua sete di conoscenza sull'argomento

[C]redi di sapere tutto sui colori? Ecco sei punti che forse ti sfuggono e che possono alimentare la tua sete di conoscenza sull’argomento

Siamo circondati dai colori. Sono una delle prime cose che impariamo a identificare e nominare. Tutti noi ne abbiamo uno preferito e li usiamo come strumenti per rappresentare le nostre identità culturali e artistiche. Ma cosa sappiamo veramente di loro?

Sai perché esiste il sistema di classificazione dei colori Pantone, come il colore rosa ci influenza o perché l’arancione non esisteva prima del XV secolo? Scopri questi ed altri fatti interessanti sui colori in questo articolo.

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1. Colori che valgono il loro peso in oro

Il blu oltremare è stato realizzato con i lapislazzuli, una pietra semipreziosa che si poteva trovare solo nelle montagne dell’Afghanistan. A causa della sua rarità, il suo prezzo competeva con quello dell’oro ed è per questo che veniva riservato solo ai soggetti più importanti di un dipinto.

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La Vergine in preghiera, Giovanni Battista Salvi da Sassoferrato.

Si dice che Michelangelo abbia lasciato l’opera “Deposizione di Cristo nel sepolcro” incompiuta perché non era in grado di ottenere questa vernice e che Johannes Vermeer abbia lasciato la sua famiglia in debito dopo averlo comprato questa tonalità di blu.

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‘Ragazza con l’orecchino di perla’, Johannes Vermeer.

Un altro esempio di pigmento costoso è il color porpora, estratto per secoli da una secrezione prodotta da un tipo di lumaca marina. Per crearne un solo grammo erano necessari 9.000 molluschi, motivo per cui il suo prezzo era così alto.

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‘Il cane di Ercole scopre la porpora’, Theodoor van Thulden.

2. Chi ha inventato la ruota dei colori?

A Isaac Newton sono attribuite la legge di gravitazione universale, il calcolo infinitesimale, le leggi del moto…e la ruota dei colori che gli artisti usano ancora oggi per scegliere le loro tavolozze.

Nei suoi esperimenti Newton giunse alla conclusione che il rosso, il giallo e il blu erano i colori primari da cui avevano origine tutti gli altri e fu il primo a rappresentarli con una ruota dei colori.

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La ruota dei colori di Newton.

3. Perché esiste il sistema Pantone?

Il fondatore di Pantone, Lawrence Herbert, lavorava in un’azienda di stampa negli anni ’60 e la sua giornata consisteva nel cercare di replicare i colori che i suoi clienti volevano. I marchi erano interessati ad usare colori coerenti, ma questa cosa non era facile, in quanto non esisteva un sistema standardizzato.

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Kodak era uno dei marchi colpiti dalle discrepanze di colore.

Ecco perché Herbert ha sviluppato un sistema di identificazione dei colori creando un linguaggio universale che abbina ad ogni colore dei numeri.

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Sistema di corrispondenza Pantone.

4. Il colore più tranquillo del mondo

Il rosa Baker-Miller è usato per ridurre l’aggressività. Secondo studi condotti nelle prigioni aiuta a rallentare il ritmo cardiaco e il respiro.

Circa 1.500 centri negli Stati Uniti contengono stanze di questo colore ed alcune marche di abbigliamento lo hanno addirittura usato per creare delle “felpe calmanti”.

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La felpa rosa Baker-Miller di Vollebak

5. I colori rappresentano il genere?

Molte persone associano il rosa alle ragazze e il blu ai ragazzi, ma prima della seconda guerra mondiale questi colori erano completamente intercambiabili. Infatti, nel corso della storia, il rosa è stato spesso associato alla mascolinità, poiché deriva dal rosso, mentre il blu era considerato più delicato e quindi associato alla femminilità.

Si ritiene che la rigida separazione che esiste al giorno d’oggi sia semplicemente attribuibile a una strategia di marketing.

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Comte d’Angiviller, Jean-Baptiste Greuze.

6. Cosa è venuto prima, il colore o il frutto?

Prima della fine del XV secolo e l’inizio del XVI, il colore arancione come lo conosciamo noi, non esisteva in Europa. O meglio, il colore esisteva ma non aveva un nome: era semplicemente conosciuto come giallo rossastro. Questo cambiò quando i commercianti portoghesi portarono i primi alberi d’arancio dall’Asia all’Europa.

La parola sanscrita nāraṅga divenne naranja in spagnolo, laranja in portoghese e orange in inglese, e finì per essere associata al colore in modo retroattivo.

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