Il mare rimescola. E ciò che, per lungo tempo, resta invisibile, può rilucere, straordinariamente e all’improvviso, su un fondale. Uno dei più interessanti ritrovamenti di monete antiche, d’oro e d’argento, avvenuti grazie alla segnalazione di un turista, si è registrato nei fondali del Golfo di Orosei, in Sardegna, dove, nell’estate 2020, grazie alla segnalazione di un subacqueo tedesco, è stato possibile trovare uno splendido tesoro. Il tedesco aveva recuperato i primi 11 reperti.
Grazie alla collaborazione tra i carabinieri del comando provinciale di Nuoro – a cui l’uomo aveva segnalato l’episodio – e dei nuclei Tutela patrimonio culturale e subacquei di Cagliari, sono state poi portate alla luce 46 monete antiche di cui 27 in oro di conio spagnolo risalenti al periodo XVI-XVIII secolo, 3 in oro di conio francese (presumibilmente Luigi XV), 2 piemontesi del XVII sec. e 14 in argento di conio spagnolo del XVII sec.; 3 frammenti ceramici di anfore, un frammento di ceramica decorata con smalti e un frammento di metallo, questi ultimi di presunta epoca romana. E’ stato individuato inoltre un timone di grosse dimensioni, di quasi 5 metri attribuibile ad una nave spagnola del XVII secolo. Un punto evidentemente pericoloso nel quale si sono susseguiti terribili naufragi. Il tesoretto di monete d’oro e argento era probabilmente trasportato da una naviglio spagnolo, di medie dimensioni, affondato attorno al 1712.