Si è acceso un intenso dibattito su una collana antica, d’oro, realizzata con una splendida decorazione, trovata da un appassionato di metal detector in un campo agricolo della Danimarca, alla fine del 2021. In quel Paese la ricerca con strumentazioni di rilevamento è consentita, come in numerose altre nazioni europee, fatto salvo il fatto che i ritrovamenti siano segnalati al servizio di tutela archeologica o – come avviene in Gran Bretagna – al coroner, medico legale del dipartimento.
La collana d’oro, riportata temporalmente a un periodo compreso tra il 400 e il 550 della nostra era è stata trovata nel 2021 non lontano da una zona paludosa. Per questo, alcuni archeologi affermano – considerato il fatto che è stata notata una correlazione storica tra presenza di manufatti utilizzati come ex voto e presenza di corsi d’acqua o torbiere – che il prezioso oggetto fosse stato deposto come offerta, mentre altri sostengono che sia stato un oggetto nascosto sotto un’antica abitazione.
Scavo del sito
Nei giorni successivi alla scoperta della collana l’intero campo in questione è stato perlustrato a fondo con metal detector anche dagli archeologi. Il rilevamento si è concluso senza risultati di rilievo, mentre dati interessanti sono giunti dallo scavo dell’area attorno al punto in cui l’oggetto era stato recuperato.
Poco sotto lo strato di terra arata – alla fine del 2021 – è stato trovato un gran numero di tracce di buche dei pali e altre vecchie cavità. Molte di esse possono essere considerate in via preliminare come fori per pali portanti del tetto di diverse case lunghe, risalenti a un periodo compreso tra il 300 e il 600 della nostra era. La cavità in cui era stata nascosta la collana si trovava sotto il piano di calpestio di una delle antiche abitazioni ed era stata evidentemente realizzata sotto il pavimento, proprio con il fine di conservare l’oggetto d’oro lontano da occhi indiscreti.
La presenza dei resti della palificazione di un edificio – per quanto posto su un minuscolo promontorio, circondato ai tre lati da una vecchia palude – permette di escludere, a giudizio di chi ha compiuto gli scavi, che l’oggetto sia stato deposto come dono a una divinità palustre, quanto sostiene la suffragata ipotesi che l’oggetto prezioso fosse stato accuratamente nascosto sotto il pavimento di una struttura abitativa.