Stilettate di Tonino Zana. Con Davide e Golia di Caravaggio. Gli ultimi saranno i primi?

STILETTATE
di Tonino Zana
Ucraina, il primo pensiero del giorno, in subordine il covid con tanto di Macedonia indigesta e l’idea di un’Italia calcistica scroccona di troppi soldi e di lacrime finte a fine partita per non prendersi un sacco di botte dai notevoli tifosi dello stadio Barbera di Palermo. Amo gli ucraini, odio Putin, amo il popolo russo, non tifo per i macedoni e però mi danno un’idea di poveri cristi nella Santa Lucia più bella della loro vita. Amo disperatamente gli italiani e la nazionale di calcio, ma ho la nausea di tutti quei soldi che si portano dentro i polpacci e le caviglie. Basta dai, perdete anche perché siete troppo appesantiti dai danè.
Lacrime finte: come puoi piangere con quel conto corrente lì.
In ogni caso è comparso sempre Davide con Golia e oggi ci portiamo tutti un bernoccolo in testa e ogni tanto arriva qualche capogiro. Niente di grave. Dispiace per le ore vuote di attesa di una nazionale che non ci sarà. Il pronostico, l’inno, quattro amici al bar e discussione notturne per chi, ancora, esce di casa.
Niente a confronto con le bombe sulla testa, la minaccia nucleare e l’idea mai più vaga di una lotta nucleare. E quei 150 bambini uccisi, nelle prossime notti suggeriranno di stare al mondo con la cura più agguerrita delle innocenze. Altro che Messi, Ronaldo e compagnia bella. Quelli non sanno dove mettere centinaia di milioni di euro. A proposito del Papa che condanna armi e fabbricatori di armi, ci può dire se il Vaticano o qualcuno dei suoi, in giro per curie e parrocchie prende soldi da questi fabbricatori sotto forma di offerte varie? E dei soldi presi dallo Stato Italiano, ufficialmente, con euro potenti guadagnati in bilancio dalle nostre società pubbliche dove si costruiscono jet e navi da guerra, che ne é, amato Papa dei poveri, che ne é?

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Maurizio Bernardelli Curuz
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