Biblioteche: a Firenze nel complesso monumentale progettato da Michelangelo alla scoperta di oltre 11.000 manoscritti. Con la Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze prosegue il racconto delle meraviglie del patrimonio librario italiano che, ogni settimana, accompagna i visitatori in un viaggio virtuale alla scoperta delle 46 biblioteche dello Stato, grazie a una serie di reportage promossi sui canali social del Ministero della Cultura guidato da Dario Franceschini.
Inaugurata nel 1571 dal Granduca di Toscana Cosimo I – all’interno del complesso mediceo laurenziano che la potente famiglia fiorentina possiede nel cuore della città – deve la sua realizzazione a Papa Clemente VII, al secolo Giulio de’ Medici, nipote del celebre Lorenzo il Magnifico. Grande mecenate e umanista, Lorenzo accresce la raccolta di preziosi manoscritti iniziata da Cosimo il vecchio. Così, nel 1524 il Pontefice dà il via ai lavori e affida il progetto a Michelangelo Buonarroti. Pochi anni dopo, nel 1534, l’artista lascerà Firenze per Roma, ma la Biblioteca sarà costruita seguendo i suoi progetti. La disposizione michelangiolesca rimane intatta fino agli inizi del Novecento, quando i preziosi volumi vengono rimossi dai plutei e, per una migliore conservazione, vengono sistemati negli attuali depositi.
“La collezione di manoscritti che possiede ancora oggi la Biblioteca Medicea Laurenziana è ricchissima e conta circa 11.000 esemplari, che compongono il cuore del patrimonio librario a cui si aggiungono oltre 126.000 edizioni a stampa” spiega nel video Silvia Scipioni, direttore della Biblioteca.
Tra gli esempi dei testi più antichi, Scipioni ricorda il Virgilio Mediceo, “uno dei testimoni tardoantichi più importanti del testo delle opere di Virgilio, datato al V secolo dopo Cristo”. Immancabili i manoscritti di età rinascimentale commissionati dagli stessi Medici ai cartolai fiorentini: tra tutti, spicca un volume di piccole dimensioni, rilegato in velluto viola e pietre preziose. “E’ uno dei manoscritti più belli e importanti della Biblioteca Laurenziana ed è conosciuto come Libro d’ore di Lorenzo de’ Medici. È un libro lussuoso che Lorenzo commissionò come dono di nozze per una delle sue figlie, verosimilmente Luisa, che però morì prematuramente a 11 anni. A parte le miniature che lo impreziosiscono- spiega il direttore- è notevole per la legatura in velluto porpora adornata di gemme”.
Tra le più importanti al mondo, la Medicea Laurenziana conta anche una collezione di 2.500 papiri. “Uno degli esempi più preziosi è il papiro di Callimaco della Chioma di Berenice che riporta un frammento di un’opera che si riteneva fino a quel momento perduta e di cui si avevano testimonianze soltanto di natura indiretta”, tiene a dire la Scipioni. Meta indiscussa di tantissimi turisti internazionali che visitano Firenze, la Biblioteca, conclude il direttore, “continua tutt’oggi a incrementare le proprie collezioni attraverso acquisti in antiquariato o doni di benefattori”.
Il documentario sulla Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze fa parte della serie di reportage promossi dal Ministero della Cultura e disponibili sui canali social istituzionali e sul profilo Instagram @bibliotecheditalia https://www.instagram.com/p/Cc41mEZK_lR/
Il prossimo appuntamento con una nuova Biblioteca sarà giovedì 5 maggio 2022. Manoscritti antichissimi, minuziose mappe geografiche, edizioni rare e preziose. E poi spartiti musicali, raccolte di incisioni, stampe e incunaboli. Ma anche gli oggetti amati dagli scrittori contemporanei, i quaderni, le lettere private e le dediche. Realizzato con l’agenzia di stampa DIRE, il progetto è un viaggio alla scoperta dei 46 Istituti statali italiani, scrigni di bellezza e custodi di un patrimonio documentario che ammonta a circa 40 milioni di esemplari.