La versione in gesso della statua della Pace – opera di Antonio Canova – che si trova a Kiev, ora nascosta per tutelarla dalle bombe, è stata prestata dal Museo Gypsotheca Canova di Possagno per quattro mesi a Firenze e collocata a Palazzo Vecchio. Una presenza simbolica che richiama i sensi più benigni di tutti i nostri spiriti.
“Canova, l’ultimo grande artista che ha chiuso l’arte dell’Occidente, ha unito tutto, non ha diviso. – ha detto Vittorio Sgarbi, presidente della fondazione veneta – Canova è un grande conciliatore di ogni conflitto, di ogni differenza, e in nome della sua Pace io chiedo a voi di invocarla tutti insieme sul piano di spirito del mondo, perché il mondo si salvi. Alla frase di Dostoevskij: «la bellezza salverà il mondo», non ho mai creduto fino in fondo: non possiamo dire che la bellezza salvi il mondo, se il mondo non salva la bellezza, per amore dell’umanità e della civiltà che l’arte testimonia”