Durante gli scavi per la strada è riemerso acquedotto romano della Val Trompia. Sarà “fatto a fette” e spostato

Tra le più importanti opere pubbliche realizzate in età augustea nell'ambito del riassetto urbano di Brescia, si colloca l'acquedotto romano che attraversava la Valtrompia e che, con un percorso sotterraneo di 20 km, arrivava in città garantendo l'approvvigionamento idrico. Un'opera sovradimensionata rispetto alle esigenze, per dimostrare l'importanza dello stato e i benefici della pace

Quaranta metri di acquedotto romano – quello dell’acqua salsa che scendeva da Lumezzane e alimentava la Valtrompia fino a Brescia – sono riemersi duranti gli scavi per la bretella autostradale della Valtrompia stessa. L’opera è perfettamente integra. La qualità costruttiva è eccezionale. Questo tratto di acquedotto sarà tagliato in blocchi e spostato in un altro punto, poi – a fine lavori- riassemblato in loco.

L’acquedotto romano portato alla luce durante gli scavi per la realizzazione di un raccordo Valtrompia-Sarezzo-Lumezzane
L’opera è stata coperta con cellophan per evitare possibili danni causati da agenti atmosferici

Il ritrovamento è avvenuto a Codolazza, al confine tra Villa Carcina e Concesio, dove sorgerà l’imbocco per la galleria che porterà dal territorio di Sarezzo a quello di Lumezzane.

Tra le più importanti opere pubbliche realizzate in età augustea nell’ambito del riassetto urbano di Brescia, si colloca l’acquedotto romano che attraversava la Valtrompia e che, con un percorso sotterraneo di 20 km, arrivava in città garantendo l’approvvigionamento idrico. Un’opera sovradimensionata rispetto alle esigenze, per dimostrare l’importanza dello stato e i benefici della pace.

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Maurizio Bernardelli Curuz
Maurizio Bernardelli Curuz