A pesca di statue romane nel letto del torrente. C’era anche un Ercole di marmo sotto la pietra

Probabilmente fu un'alluvione a colpire la zona, trascinando nel letto del torrente consistenti quantità di materiali, tra i quali splendide statue

Una splendida statua di Ercole, il semidio greco, è stata recentemente portata alla luce nell’antica città greco-romana di Aizanoi in Asia Minore, secondo le dichiarazioni degli archeologi. La statua è stata trovata durante gli scavi in ​​corso lungo il torrente Penkalas nell’antica città greca di Aizanoi in quello che oggi è il distretto di Çavdarhisar della provincia occidentale di Kütahya in Turchia. Il dragaggio – a fini anti-alluvionali – del torrente ha favorito l’intervento degli archeologi. Numerose statue romane sono state trovate negli ultimi due anni, nel fango fluviale. E il ritrovamento dell’Ercole in riposo, sotto una grande pietra lascia intendere che la dispersione di materiali archeologici nel fiume, fu causata, in un tempo immemorabile da una devastante alluvione.

Aizanoi o Ezani era una città dell’Antica Grecia situata in Asia Minore (attuale Anatolia occidentale) i cui resti sorgono nei pressi dell’attuale città turca di Çavdarhisarm, a circa 1000 metri sul livello del mare. Le rovine si trovano al di là del fiume Penkalas.
La città fu un importante centro politico ed economico soprattutto in epoca romana. Il luogo conserva un elegante tempio di Zeus (nella foto sottostante), un particolare complesso teatro-stadio e un macellum.  Il nucleo urbano cadde in declino nella tarda antichità.

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Maurizio Bernardelli Curuz
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