Una scala di legno di 2000 anni fa trovata in un pozzo scoperto durante lavori stradali

Il manufatto si è conservato perché l'area è ricca di acqua e particolarmente fangosa. Ciò ha evitato l'azione demolitrice da parte di microrganismi aerobi

“È incredibilmente raro che gli archeologi trovino legno quando stanno scavando un sito, specialmente legno che ha più di 2000 anni. – dicono i ricercatori del Mola, il Mufeum of London – Ma i nostri scavi sulle autostrade nazionali, che hanno hanno proposto miglioramenti sulla viabilità,da A428 Black Cat a Caxton Gibbet, hanno portato qualche sorpresa…”.


“Le persone in passato usavano molto legno, specialmente in edifici come le case rotonde, che erano il principale tipo di strutture in cui vivevano gli inglesi durante l’età del ferro (800 a.C. – 43 d.C.). Di solito, l’unica prova che troviamo degli edifici circolari sono i buchi dei pali, nei quali i pali la parte inferiore del palo è marcita, mentre quella superiore è del tutto scomparsa”.


Il legno si decompone molto rapidamente se sepolto nel terreno. Infatti, in tutta l’Inghilterra, meno del 5% dei siti archeologici ha presentato reperti lignei. Il legno viene decomposto da funghi e microrganismi come i batteri. Ma se il legno si trova su un terreno molto umido, può assorbire acqua e non seccarsi. L’acqua costituisce una protezione delle fibre poichè esse non entrano in contatto con l’ossigeno. I batteri, in genere, non possono sopravvivere senza ossigeno, quindi i reperti lignei non si decompongono.

Così è avvenuto per gli oggetti di legno di 2000 anni fa e, in particolare per una scala da pozzo, trovati da Mola, in questi giorni, duranti gli scavi che precedono gli interventi per la realizzazione di nuovi tratti stradali. “Parte della nostra area di scavo è una valle poco profonda – dicono gli archeologi inglesi – Un’area in cui le acque sotterranee si raccolgono ancora naturalmente. Fondamentalmente, questo significa che il terreno resta sempre bagnato e paludoso. Sarebbe stato lo stesso durante l’età del ferro, quando la comunità locale utilizzava quest’area per raccogliere l’acqua da pozzi poco profondi”.

Per evitare che l’acqua, nei pozzi, potesse essere assorbita dal terreno, i costruttori utilizzavano una sorta di cannicciato. Uno di questi pannelli è stato trovato durante gli scavi. Eccolo, nella foto.

Potrebbe sembrare un cestino, ma non lo è. In realtà esso è un elemento di parziale isolamento, costituito da canne, ramoscelli e rami intrecciati, ricoperti pietrisco e paglia o peli di animali. Questo pannello è stato utilizzato per rivestire la pozza d’acqua, ma il canniccio e il fango sono stati utilizzati anche per costruire case per migliaia di anni. È incredibilmente raro trovarne alcuni conservati fin dall’età del ferro.
“Questi incredibili oggetti in legno sono stati conservati nel terreno paludoso per 2000 anni, scala compresa”. Più che a un pozzo simile a quelli verticali, che noi ben conosciamo, possiamo immaginare una vasta di raccolta delle acque, scavata nel terreno, alla quale si accedeva attraverso l’uso di una scala.

“Dopo aver scoperto il legno conservato, gli archeologi devono agire rapidamente. – dicono i ricercatori del Mola – La cosa più importante è che il legno sia mantenuto umido fino a quando non può essere accuratamente asciugato in laboratorio da esperti conservatori. Se non viene tenuto bagnato, inizierà a decomporsi molto rapidamente e può disintegrarsi completamente”.

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Maurizio Bernardelli Curuz
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